Domande e risposte misteriose

Oggi.
Domanda.
“Mi dica… Secondo lei, se considerassimo un libro un’interfaccia utente, sarebbe digitale o analogica?”
Risposta.
“Digitale?”

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3 commenti

  1. Digitale, ovvio! Perchè i libri si sfogliano con “i diti” (leccandoli, magari, per avere più grip), no?

    E poi le risposte sotto forma di domanda sono le migliori 😛

  2. Quel silenzio dopo la risposta non posso piu’ scordarlo…anche perche’ dopo toccava a me, ed ho temuto ripercussioni.. ; )

  3. Comunque, la butterei sul filosofico-idiota per sdrammatizzare. Sul significato “digitale” ad esempio che può avere ancora forse due valenze. Il primo informatico (inteso come numerico 0 e 1) e il secondo da “digitare”, penso ad esempio a quegli apparecchi che sono stati denominati “digitali” quando sostituivano gesti meccanici, elettromeccanici, utilizzando bottoni anziché manopole e rotelle. Ricordate il telefono, le tastiere delle vecchie macchine da scrivere, le levette dell’impianto di riscaldamento in auto, potrei andare avanti per ore. Anche quelle erano interfacce digitali sebbene non fossero informatiche. Beh il libro è sicuramente analogico, almeno perché per ottenere una singola informazione devo procedere in modo seriale e ricercarla per macroindici. L’unica ricerca per TAG è dato da prodotti più enciclopedici e manualistici che contengono un glossario per parole chiave al fondo con abbinato il numero di pagina nel quale è trattato l’argomento. Le TAG personalizzate ce le facevamo noi sui libri di testo quando pacioccavamo ai bordi e inserivamo annotazioni e scarabocchi.
    Ma lascio la corte con un dubbio. Il sesso sarà analogico? E se fosse digitale si dovrebbe intendere informaticamente e quindi o va bene (1) o va male (0), oppure con la distinzione di cui sopra meccanico/digitale che diciamo… può essere promettente se uno si volesse arrangiare digitando?