Mi rendo conto solo ora (diciamo che è una riflessione delle ultime settimane) che noi figli degli anni ’70 e ’80 siamo stati le prime cavie di tutto ciò che è multimediale, massmediale, trendy e tecnologico. Gli anni ’80 sembravano vuoti e bui, privi di contenuto, legati all’esteriorità e ad una perdita generale di valori anche in ambito sociale. Ma è negli anni ’80 che è nato tutto.
Sono nati i veri primi “videoclip”. E’ nata MTV (in Italia l’amata VideoMusic). Sono nate le TV commerciali (ehm…) e abbiamo iniziato a vedere le cose a colori (noi bimbi poveri). E mille altre cose che non ha senso qui ricordare.
Ma gli anni ’80 continuano a vivere, e sembra che vadano sempre più di moda.
Jerry Calà esce con un cofanetto dei suoi film migliori (!!!), le riviste regalano cose legate agli anni ’80 (collezione di Lupin III da non perdere) e torna a combattere a sessant’anni … Rocky Balboa.
Incredibile.
E poi… in TV le repliche a Natale di “Una poltrona per due” (che io adoro), “La storia infinita”, “Ghostbusters I e II”, ecc., ecc.
In pratica le nuove generazioni negli ultimi vent’anni hanno visto in replica centinaia di volte quello che noi abbiamo “avuto la fortuna” di vedere in anteprima o in prima visione.
Io al cinema Odeon di Torino (che, sigh, non esiste più) ho visto Rocky I e II, Rambo I e II, Terminator I, Commando, Una poltrona per due, Ritorno al Futuro I e II, Beverly Hills Cop I e mille altre diavolerie… ovviamente americanate da botteghino, cose che farebbero inorridire il cinefilo di turno. Ma tant’è… Noi siam gente semplice.
La nostalgia ha anche un suo Wiki, si chiama Dimenticatoio (segnalato da GLM) e io, ovviamente, suggerisco la sezione VideoGames e mi fermo qui, se no inizio a parlare del mio Commodore 128 e delle scimmiette vive da mettere nell’acqua, oppure degli occhiali a raggi x, o anche la Pepper da bere o ancora il primo CD, o ancora… il concerto dei Simple Minds alla Pellerina o ancoraaaaaaaaaa… (lo portano via mentre cerca di mimare un noto gesto di Fonzie in Happy Days)
10 commenti
Jerry Calà esce con un cofanetto dei suoi film migliori (!!!) cos’è un cofanetto vuoto???
A distanza di anni si ha la tendenza a dimenticare le cose brutte e ricordare quelle piacevoli. Ci sta.
Bisogna però ricordare che gli anni 80 sono quelli di Craxi, del debito pubblico che è schizzato alle stelle. Sono i pomodori lanciati in faccia a Claudio Baglioni durante il concerto per amnesty international al Comunale di Torino.
Gli anni 80 hanno sancito la fine (almeno per me) del calcio, era il 1985 (…)
Vi ricordate Jill Jones che cantava “Tu vuole la mia bocca”?
…e poi negli anni 80 non c’erano ancora i massive attack!!!
Si, deve essere vuoto.
Vabbe’ non parliamo di politica, anche se devo essere sincero preferivo la situazione degli anni 80 a quella odierna, ma è che sono un nostalgico del PCI. 🙂
scimmiette d’acqua…sempre sentite ma mai capito cosa sono…poi alla prima pausa caffè mi spieghi bene (quanto mai a proposito mi posso definire curiosa come una scimmia!)
Siii quanti ricordi io ero una fan di Bud Spencer e Terence Hill non ne perdevo uno e poi Calà e i vari Sapore di Sale, e Rambo, e Supercar la famiglia Keaton , Michael J Fox…
Il mio preferito è sempre stato “Un biglietto in due“, che davano regolarmente a natale su Telemontecarlo.
Personalmente sono contento per il ritorno di Renato Pozzetto, un comico sottilmente raffinato spesso sprecato in film di mezza tacca.
A proposito di Fonzie, ti segnalo un articolo uscito oggi in cui litiga con Nanni Moretti (che lo aveva criticato come diseducativo).
ma vaaaaaaa io le scimmie d’acqua le ho ancora, sai? Si trovano in qualche negozio di giocattoli! Degli anni 80 io che sono malato ricordo soprattutto la bellezza intrinseca di quegli splatter stile manhattan baby, lo squartatore di NY, zombi 3, basket case, brain dead, e tutti quei film che da adolescenti si guardavano con eccitazione sui primi videoregistratori… Poi Billy Idol, i Dead or Alive e i primi concerti dei Cure… Beh comunque saranno anche stati tiepidi anni di merda, ma in fondo quelli della mia adolescenza quindi automaticamente mitici ;-P
Emago: i Massive Attack negli anni Ottanta (negli ultimi) c’erano assolutamente. Solo che si facevano chiamare Wild Bunch e suonavano dalle parti di Bristol, da cui provenivano.
E ai cori avevano, per dire, una signorina del calibro di Neh Neh Cherry (che per inciso fa la corista in “Hymn Of The Big Wheel” in “Blue Lines”, che è del 1991 – quando si chiamavano solo Massive, per non sembrare favorevoli alla prima guerra in Iraq)
Io degli anni 80 ho tanta nostalgia perchè erano anni di benessere senza perdere di vista valori come la famiglia…