Lo dico subito. Così togliamo ogni ambiguità.
Prodi non mi ha fatto impazzire, ma se l’è cavata discretamente. Anche se sembrava un prete di campagna, bonario e un po’ noioso. Ma serio.
L’altro, ovvero il Cavaliere capellone (ma quanti ne ha di capelli posticci?), è stato ridicolo. Nervosissimo, indisponente e aggressivo. Con quel sorriso da venditore porta a porta. E con una valanga di numeri e percentuali assolutamente inventati e inutili. Tanto la gente non può controllare. E se lo fa lui poi dice che è stato frainteso.
Comunque è stato imbarazzante, disegnava, scriveva, inveiva, accusava… il tutto con un tono assolutamente non tranquillizzante per chi si appresta a votarlo (ma come fate?). A tratti sembrava un ragioniere pazzo ad un corso di marketing per shampiste.
Io però rimango con un desiderio. Avere quei fogli. Voglio vedere cosa scriveva! Quando ha parlato di Putin ha fatto due righe orizzontali e due verticali, e poi? Ha iniziato a giocare a tic tac toe da solo?
Mah.
6 commenti
Mentre l’indemoniato grafomane dava i numeri mi trottolava in mente la frase di O.Wilde: amo parlare di niente, e’ l’unico argomento di cui so tutto. P:S: Se mai ti riuscisse di averlo (il foglio, intendo), me ne mandi una copia, please?
foglio
ad un corso di comunicazione ti spiegherebbero che tracciare un quadrato scandendo le parole della frase (meglio se 4) serve a sottolineare la graniticità della tua affermazione. come a dire “lo dico e lo incornicio, è la quadratura del cerchio, è inattaccabile” 🙂
fantastico “non erika”…
: )
per l’occasione ho anche imparato ad inserire il link in modo decente