Agassi lascia, l’altro ieri la sua ultima gara. Il suo ultimo torneo. Un po’ di malinconia.
Io non ho mai più seguito un torneo di tennis dall’epoca di Lendl e Mc Enroe, ma Agassi è stato qualcosa di diverso, era la novità, soprattutto per il look. Nei primi anni 90 la sua maglietta (vedi foto) era un oggetto di culto, quasi introvabile, costosissima. Tutti fino ad allora avevano più o meno indossato t-shirt bianche o polo poco colorate. Quella maglietta invece era nera e bianca (non bianco nera) e aveva strisce rosa fluo verticali. Bellissima (per allora).
Ne comprai una alla Bottega dello Sportivo in centro (ora non c’è più, sigh sigh). E la misi ininterrottamente per mesi, solcando l’estate e rischiando le ire della cara mamma che se la ritrovava sempre in lavatrice.
Agassi per me è quella maglietta. Un esempio ecclatante e personale di cosa fossero gli anni 90, e di come fosse bello sentirsi diversi solo perché si indossava una maglietta rarissima. Patetico e tenero allo stesso tempo.
Buona vita Andre e non fare la cazzata di tornare a giocare a 50 anni con la racchetta di legno come fece Borg una decina di anni dopo il ritiro, e un paio di anni dopo la Bertè.
6 commenti
Sì, ma vogliamo parlare dei capelli col mullet? Un taglio così ce l’hanno solo più gli attori porno austriaci (già quelli tedeschi l’hanno abbandonato) e i camionisti lituani sopra i 40 anni. Più, ovviamente, i drughi caos, ma quelli fanno scelte di cattivo gusto per definizione.
si, ma ora è pelato… quindi mi è più simpatico.
Tu avevi la maglietta… Ma pensa io che giocavo a tennis sul serio e in onore di Andrè lo facevo con gli shorts di jeans! Hai idea di come ti sudi l’inguine? Marò!
Che brutta immagine!
ma sta ancora con la streisand?? 😉
ma bandini, cosa dice?!
dopo la cara Barbra – relationship terminata a causa, si dice, dell’eterna querelle dominante/dominato – il Nostro sposava Brooke Shield, nota ipertricotica della zona sopracciglia, praticamente la sorella del Bergomi. La liason s’interrompe a causa di sfocate questioni di carriera. In tempi più recenti Andre il tombeur impiallaccia ben più d’una simpatia con la collega Steffi Graf, la non più di primo pelo detta Miss Dritto, che stirò a dovere quel valchirione della Navratilova nel 1989 tra Wimbledon e US open. Beh, speriamo che non finisca come tra Jimmy Connors e Chris Evert: subodorata l’ambigua fragranza del matrimonio il caro Jimbo si è dato alla macchia con una ex playmate.