Tecnologia inquinante

Nel week end ho messo un po’ di ordine tra le mie cianfrusaglie (che poi sono 3/4 delle cianfrusaglie tecnologiche di casa) e devo constatare che le case ormai sono infestate da cose inutili (vecchie o in sovrannumero):

  • trasformatori per dispositivi elettronici (troppi!! ma non possono farne un paio che van bene per tutti? Ne ho contati almeno 9 tutti diversi e tutti della nokia)
  • cavi usb (a tonnellate)
  • pile (non so quali siano esauste e quali no)
  • cd e dvd (ormai non hanno più alcun senso e non so cosa c’è dentro, sono supporti morti e inutili)
  • vecchi floppy (chissà a cosa servivano un tempo…)
  • chiavette usb di tutte le fogge, capacità, misure, …
  • vecchie VHS…

Siamo invasi di cose inutili. Finiremo sommersi da tonnellate di plastica e cavetti.
La riflessione più amara la riservo ai cd audio e ai dvd… ma a cosa servono ormai? A nulla. Sono infinitamente inutili.

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6 commenti

  1. E torna in mente:

    La palta è fatta di oggetti inutili, inservibili, come la pubblicità che arriva per posta, o le scatole d fiammiferi dopo che hai usato l’ultimo, o gli involucri delle caramelle o l’omeogiornale del giorno prima. Quando non c’è più nessuno a controllarla, la palta si riproduce. Ad esempio, se quando si va a letto si lascia un po’ di palta in giro per l’appartamento, quando ci si alza il mattino dopo se ne ritrova il doppio.

    L’intero pianeta aveva cominciato a disintegrarsi, trasformandosi in ciarpame.
    da Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
    di P.K.Dick

    😉

  2. Beh dopo il commento con la citazione di Pedoo, il post potrebbe definitivamente esser concluso. Bello.
    Ma aggiungo: i DVD/CD non li buttare via, non sono così inutili, soprattutto per file preziosi. Quei begli hardisconi pieni di GIGGGABBBAIT a volte si rompono e ne so qualcosa.

  3. Epperò c’è un però: da qualche tempo sono diventato un fan delle tecnologie vecchie e inutili. Saranno i figlioli, sarà il dogma del riciclo, sarà l’atavica povertà dell’educazione. Con un portatile d’antan (un 5300! orrendo anche all’uscita, un paio di schede usb recuperate e un lettore USB ho costruito una microstation per il piccolo – 4 anni – di casa. Con un vecchio iMac e chiavette varie una seconda per la grande – 7 – e con un op’ di arzigogoli ci sono funzioni trasversali (papà voglio vedere un cartone, no, io un film) che alla fine sto cercando di mettere in pista. Ciarpame, palta (l’intraducibile kipple della versione originale di Dick, se non ricordo male): ma alla fine il problema non credo stia nel vecchio, quanto nell’identico ciarpame paltoso che spesso e volentieri ci vogliono vendere oggi, nelle varie feste dell’inutile cui veniamo tutti invitati. Ok, la trasformazione in almeno uno dei vechietti del loggine del Muppet Show è iniziata! 🙂

  4. ok, va bene tutto.
    ma ho contato che in casa ho attaccati alla rete: 18 trasformatori (compresa macchina caffè)
    e inutilizzati: 33
    sembrano tutti diversi. Ma lo sono davvero?
    non basta un kit di trasformatori con due o tre voltaggi differenti??
    uff…

  5. No, scusate, adesso parlo io.

    Venite a fare un giro in Casa Maruti e poi ne riparliamo. 🙁

    Giorgio: sei cortesemente pregato di non spargere in giro commenti sul genere “non è il caso di buttare via niente di tecnologico, si può sempre riciclare!” 😀
    Cazzo sono anni che cerco di fare spazio, di dire “ehm, magari poi facciamo un po’ di pulizia” e di liberarmi ALMENO di un paio di cavi e un vecchio portatile con schermo rotto, col risultato che la roba non accenna a diminuire neanche un po’ 🙁

  6. BMV: su dai, ho personalmente contribuito alla diminuzione dell’entropia di casa Suzuki-Bmw (un certo GameBoy – rosa!!!! – è affidato adesso alle manine della piccola Irene, strettamente affiliata al distretto).
    Axell: su questo, ragione ti do! Ho più ciabatte (elettriche: con annessi trasformatori, riduttori, allargatori, diminutori e chi più ne ha ne metta… alla faccia degli standard, manco le prese sappiamo fare semplici) che calzini! Uffi! 🙂