Ruuuumbaaa

Ma lasciamolo divertire. Dopo i vulcani finti, le sceneggiate in Marocco ecco il Presidente e Apicella in una memorabile performance canora. Dove? Ovviamente a Porto Cervo. Suona la rumba con Apicella e delizia i presenti con simpatia, incoraggiamenti e buon umore. Ma si. In questa versione ci piace. Non fa male a nessuno. Esiliamolo al Nabila di Porto Rotondo o nella sua Villa Certosa. Chissà quanti vulcani e quante serenate è in grado di propinare ai poveri turisti della Costa Smeralda.
Una volta chiesi a Gino Latilla (quello di Vecchio Scarpone…) come mai avesse lasciato il mondo dello spettacolo. E lui mi disse in napoletano che i vecchi hanno storie da raccontare, i giovani storie da inventare. E lui aveva molto da raccontare ormai.
Silvio fermati e goditi la vita. Fallo per noi.

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16 commenti

  1. Mi fa paura leggere che ci sono, in ogni discoteca, folle di ragazzini acclamanti. E se setsse pensandodi farsi ibernare per poi scongelarsi quando la nuova generazione di 15enni cerebrolesi sarà pronta al voto…per Forza Italia???

  2. Non so cosa sia peggio il nano pelato che canta la Rumba a Porto Cervo o quindicimila bagnanti che intonano il micidiale “Po Po Po Po Poooooo!” sulla spiaggia di Santa Teresa di Gallura…

  3. notevole, no, non la conoscevo… ma non mi sembra un blog.
    Sembra il lancio del libro… o no?
    Mancano anche i commenti…

  4. no, preferisco i milioni di individui che ogni giorno soffrono nel mondo.
    magari se potessero mangiare un po’ di capriolo…

  5. Io spero che l’abbattimento porti a qualche sana grigliata o polentata come dio comanda: insomma, non disperdiamo il capriolo morto. [ipocrisia mode on] in un certo senso mangiarlo sarebbe il modo di onorarlo, no [ipocrisia mode off] 🙂
    Anzi, se qualcuno sa di qualche sagra o cosa simile dove si consumano i caprioli abbattuti ad hoc, si faccia vivo.