Si. Diciamolo, basta con il buonismo.
Ho sempre detto che, in fondo, a parte Berlusconi, anche essere di centro destra aveva un suo perché.
Non tutti possono essere di sinistra o di centro sinistra. Sì, per dire che una cosa è a sinistra ci vuole anche qualcosa al centro e qualcosa a destra. Se no si perdono almeno i riferimenti spaziali ancor prima che quelli ideologici.
Ora io dico che chi sta ad ascoltare Silvio non è degno.
Nessun essere umano può credere anche minimamente a quell’uomo e quindi nessun votante di destra è degno di votare.
Troppo? Anti democratico? Si, forse. Ma si arriva a queste riflessioni dopo lo sfinimento provocato da una destra così vuota e insulsa, immatura e furbacchiona, egoista e arrogante, dopo l’ennesima campagna elettorale basata sull’odio e sul populismo, dopo una tonnellata di spot Mediaset studiati a tavolino a Palazzo Grazioli.
Voi persone di destra emergete!!! Tirate fuori le palle. Non nascondetevi dietro il signore di Arcore o dietro l’ex missino di turno o ancora dietro al Ciellino col broncio perenne. Uscite allo scoperto, liberatevi di questi fantocci e date un senso alla destra italiana, che ha dei valori e anche dei meriti. Diciamo che è anche merito vostro se abbiamo uno Stato e una Costituzione. Difendete Stato e Costituzione e ristabilite la normalità . Non permettete più ad un Calderoli di sedersi su una sedia televisiva e con un italiano approssimativo riempire di follia un paio di ore sulle TV di Stato.
Votate NO domenica e insieme riformiamo una Costituzione che non è perfetta, che va rese più moderna, senza stravolgimenti e ingiustizie, senza colpi di testa e con tanta sana voglia di rendere questo Stato una Nazione e non l’insieme inerte composto da un gruppetto di città governate da centinaia di lobby e da signorotti da quattro soldi.
Indegno è chi vota SI.
6 commenti
Quelli che ne escono peggio sono gli elettori di Alleanza Nazionale, cioè gente che fino a qualche tempo fa si bullava delle proprie radici missine. Quel partito lì si era autoproclamato il più “nazionale” di tutti.
Ricordate le magliette con scritto “Grazie a dio sono italiano”? Erano roba loro.
Ecco, ora il partito patriottico (si fa per dire: si è patrioti solo se si aderisce ai valori della Costituzione nata dalla Resistenza, ma facciamo finta che) per autodefinizione, quello dell’orgoglio nazionale, dell’inno a Roma, tutore dell’unità nazionale e propugnatore (a tradimento) di tricolori in ogni occasione si è ridotto a votare una riforma costituzionale scritta da Calderoli. Ripeto: Calderoli.
Ne escono male: per qualche motivo un po’ di persone continuano a votare per quel partito, ma è evidente che il suo spessore politico è infimo, così come la qualità morale dei suoi dirigenti. In questi giorni non a caso sta venendo fuori il marcio di AN, con tanto di emulazione del delirio di onnipotenza para-craxiano. (senza contare i brogli fatti con le finte firme false della Mussolini alle elezione regionali nel Lazio: un caso gravissimo e tra l’altro l’unico caso di broglio acclarato e innegabile nella storia italiana).
Detto questo, bisogna votare un mastodontico NO. I motivi sono mille, ma su tutti valgono quattro cose, a mio giudizio:
1 – la riforma Calderoli disegna un premier forte, con troppi poteri e senza controbilanciamenti (cioè organismi di controllo, autorità che lo possano fermare se sbrocca, ecc.). E visti gli ultimi 5 anni non vedo bene un sistema squilibrato che mette tanto potere nelle mani di uno solo. Giusto perché quell’uno solo potrebbe essere un malfattore o un malintenzionato. E gli italiani sono come quelle donne che si fidanzano solo coi farabutti: più fanno schifo più gli vanno dietro. Vero, berlusconiani?
2 – la riforma accentua gli squilibri: in sostanza se nasci in una regione povera, ti becchi una Sanità di merda, ospedali schifosi, ecc. E questo mina il principio solidale su cui si basa una Nazione. Il risultato sarebbe esattamente il contrario di quello che vogliono ottenere: migliaia di calabresi che si fanno operare negli ospedali lombardi. A meno che facciano pure una legge che lo vieta. Quindi ci sarebbero esempi brillanti di giustizia ed uguaglianza per cui se ti viene il cancro a Verona sopravvivi, ma se ti viene a Caserta muori. Sarebbe un primato di civiltà , no?
3 – la riforma produce un senato federale che rompe il bicameralismo perfetto italiano (ed è un bene), ma non garantisce maggioranze uniformi (per di più i tempi di durata delle camere sarebbero diversi). In pratica è assai probabile che ci si trovi con una camera a sinistra e un senato a destra (o viceversa). E questo significa paralisi, non ci sono cazzi.
4 – in generale molti poteri nazionali diventano regionali, per esempio la polizia. Ad una prima occhiata può sembrare un bene, ma in realtà non è così, perché la misura regionale in certi ambiti è contemporaneamente troppo larga e troppo stretta. Facciamo l’esempio della polizia: ora abbiamo la polizia municipale e locale, che conosce le zone, i cittadini, le situazioni locali, ecc. e risponde a livello nazionale. Così, per esempio, è facile sgominare un sistema di spaccio di droga su tutto lo Stivale: le singole unità locali operano e si coordinano in una sola indagine a livello nazionale.
Con la polizia regionale, invece, accade che un poliziotto di Novara non conosce bene Torino (e viceversa) e la dimensione regionale è troppo piccola rispetto a quella nazionale, soprattutto per quanto riguarda la gestione di grandi indagini (tipo lo spaccio, il racket, la criminalità organizzata, ecc.).
In più, manca del tutto un serio elemento di federalismo fiscale (quello per cui se spendi 100 euro di tasse, almeno un tot % di essi sono ri-investiti dallo Stato nella tua zona).
Detta tutta, vi pregherei di guardare la riforma elettorale che hanno fatto: un disastro. E, sadicamente, un disastro multiplo per loro. Immaginate quanto fa schifo la loro riforma elettorale (che rende difficilissima la governabilità ) e provate a pensare con quanta approssimazione, incompetenza e avventatezza possono aver modificato la Costituzione
Insomma, nel Dopoguerra ci si sono messi in 500 (ed erano tutti padri della Patria, con una preparazione amministrativa, giuridica e politica di altissimo profilo) per scrivere la Costituzione. E ci hanno messo degli anni.
Questa modifica che ci apprestiamo a bocciare l’ha scritta Calderoli in poche settimane. Credo che basti questo per far gridare Nooooooo! a chiunque abbia un cervello, fosse anche un fascistone.
Ci sarebbe poi da discutere se è così necessario modificare la Costituzione. Premetto che è la cosa migliore che c’è in Italia dal punto di vista politico, ma ammetto che per certi versi potrebbe essere un po’ aggiornata. Ma francamente non c’è fretta. E soprattutto non credo sia opportuno farlo ora, con questa brutta destra (e una sinistra migliorabile). Magari nella prossima legislatura, quando la sparizione di Berlusconi e 5 anni di pulizia e disinfezione morale praticata dal governo di centrosinistra avranno cacciato nani, ballerine e malfattori dai palazzi del potere, potremmo iniziare a porci il problema. Ma ora assolutamente no: con Berlusconi e soci non accetterei di fare nemmeno una visita guidata ad una discarica, figuriamoci riscrivere la Carta Costituzionale.
E cmq aggiungo solo che la frase “Diciamo che è anche merito vostro se abbiamo uno Stato e una Costituzione” ha un senso solo se letta come “Diciamo che è merito della vostra allenaza con Hitler nel 1938, della guerra civile, dei partigiani e degli Alleati che insieme a loro vi hanno fatto un mazzo tanto se abbiamo una Repubblica e una Costituzione che sarà perfettibile, ma motiva i suoi difetti con l’esigenza di evitare che un altro Galeazzo Musolesi potesse tornare al potere in Italia”.
Cosa che per altro abbiamo rischiato moltissimo in questi 5 anni e rischieremo ancor di più con la riforma che proprio i sostenitori del Musolesi vorrebbero.
La morale? NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
il commento più lungo del mondo!
auehauehaeu verissimo, bellissima la parte in cui dici chi va ad ascoltare silvio nn è degno aeuhae!!!
Cmq c’è ricascato anche questa volta, chi vota NO è comunista.. chi vota Si è per la democrazia.. è il suo hobby chi è contro di lui è comunista, pure cossiga è comunista, pure la mussolini che ha detto che voterà NO! tutti comunisti!
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