Periodo strano.
Si vince. Il Toro vince, la sinistra vince, il sindaco stravince, il referendum non passa.
L’Italia che vince mi interessa poco. L’ultima volta che ho tifato per la Nazionale era il 94, si era in un piccolo bar ad Andora, erano i primi anni da animatore… un caldo impressionante, e tanta delusione, anche per un’estate decisamente disastrosa che si concluse con un licenziamento dall’equipe e il terrore clamoroso di aver fatto un’enorme cazzata con la ragazza dell’epoca.
Adesso fa caldo. Sono giorni che ci fa impazzire e forse magicamente ci doteremo di quel condizionatore che fino a pochi giorni fa sembrava inutile e costoso.
Ieri la caccia al refrigerio è finita male. 1 a 0 per il caldo e per la mancata abbronzatura. Abbiamo preso il treno per il mare, l’ombrellone e i lettini per la sana abbronzatura e per il relax dopo il primo bagno di quasi 30 secondi in un’acqua bella e gelidissima.
E dopo una mezz’ora ecco la nostra nuvoletta. Ci seguiva da Chioggia e ci ha donato un po’ di pioggia, sufficiente a rompere le balle a un santo e a ributtarci su un treno con il muso alle ginocchia e il pallore dell’andata che si pensava ingenuamente di debellare.
il treno del ritorno era lento e caldo, aria condizionata non funzionante e comprendeva un gentile amico rumeno in stato di agitazione per l’afa violenta del vagone.
Intanto la voglia di fare è magicamente sparita, ha preso il suo posto l’ardente desiderio di girare per località di mare senza una meta, con infradito ai piedi e stuoietta in mano.
L’effetto vacanza ha preso il sopravvento e non se mi riprenderò. Nel frattempo i casini dell’ufficio non ne vogliono sapere di risolversi da soli e l’apatia che mi assale da qualche mese è ormai una parte inalienabile delle mie giornate.
Il colpo di grazia me lo ha dato una studentessa che nella torrida aula dell’università, durante l’appello di venerdi, mi ha semplicemente e spassionatamente detto che lei non sa cosa sia il “web”…
Penso che scapperò, tra ali di folla che applaudono, la collezione di Cammilleri nello zaino e un GPS che segnala solo spiaggie, refrigerio, cazzeggio e spensieratezza.
5 commenti
Estate = cazzeggio assolutamente lavorare è difficilissimo con
il sole e il cielo azzurro fuori in compenso è bellissimo uscire dal
lavoro che è ancora chiarissimo , alzarsi al mattino con il sole,
girare in pantaloncini e t-shirt … adoro l’estate ( d’obbligo però
il condizionatore)
E dai, per consolarti tu e Cristina venite stasera allo spettacolo.
Perché venite, vero? 😀
Il vagone con il rumeno agitato vi sembrerà solo un ricordo. No, non ho detto un brutto ricordo, solo un ricordo… 😀
pensa a me, piuttosto. sto in una città in cui tutti sono abbronzatissimi e girano in costume (una Palm Beach de noantri), e io sono bianco come una medusa, in giacca e cravattta e sepolto tutto il giorno in ufficio. VOGLIO SCAPPARE AI CARAIBI!!!!
facciamo il possibile cara Pedro…
Moggiopoli