Il blog è roba da Uomini

uomo e donnaSi, è la nostra rivincita. Noi non abbiamo negozi di scarpe decenti, noi siamo sempre nell’angolo oscuro delle boutique, noi abbiamo sempre pagato per entrare in discoteca (ma quando mai?), noi non abbiamo riviste serie dedicate a noi (se non cose imbarazzanti come FORMEN). Noi maschietti non possiamo dir nulla per matrimoni e bambini, ma Noi maschietti siamo i Padroni della Politica (anche in formazioni nuove come il Partito Democratico le donne sono rarissime) e dei blog.
Si, le donne blogger non contano, quasi non esistono, non parlano mai ai convegni e addirittura si sono organizzate un BarCamp da sole per poi trovarsi circondate da decine di Uomini.

Si, questo emerge da una mia lunga ricerca scientifica, in cui ho intervistato molti blogger (me stesso, due volte) e ho analizzato molte classifiche (due) di blog nostrani. E poi nella Net TV non si è ancora vista una femminuccia. Quindi sentenzio che il blog è roba da veri Uomini. Stop. Non c’è storia. Le donne ai fornelli, dal parrucchiere e in giro a guidar male!

Domani organizzo una Conferenza Stampa per parlare di questo sul tetto della Mole. Siete invitati, ma solo se siete Uomini. Ma vi anticipo che:
La prima blogger donna in classifica non commerciale BlogBabel (escludendo i multiblog come Grazia e Marketing Route) è Mafe De Baggis che oggi era 39esima (anche se ha un blog in condivisione con un Uomo e che Uomo, ma che dico Uomo, Vanz) e poi troviamo Orientalia4all (47esima) e distaccata di un po’ c’è la grande e saggia Placida che è già fuori dalla Top50 assestata al 53esimo posto.
Seguono lontane Delymyth, Dandyina e Catepol. Nelle nuova classifica di Wikio.it le donne nelle prime 50 posizioni (escludendo multiblog e nanopublishing) sono inesistenti.

Quindi facciamocene una ragione, fatevene una ragione. Il blog è roba da Uomini.

Ovviamente il post è scherzoso e ironico. Niente graffi e colpi di rossetto sul monitor…

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30 commenti

  1. E’ che i blog pur essendo dei “diari” (sinonimo di robe da donne) sono comunque legati al computer, uno strumento che usano più spesso gli uomini che le donne.
    E per dirla tutta: ai BarCamp più che uomini si vedono una manica di nerd 😀

    Mi sembra tanto di entrare di un’aula di lezioni del politecnico. 😀

  2. io wikio non li considero proprio (1774 non è una bella posizione no??)

    scherzi a parte io a matera provocai l’uditorio (eh si io mi metto anche a parlare ai barcamp) proprio con la tua stessa domanda. Anzi la provocazione andava oltre…

    Cito a memoria il concetto: se il web 2.0 è soprattutto multitasking, se il multitasking è praticamente donna (non me ne vogliate maschietti), perchè nel web 2.0 le donne latitano…

    o meglio ce ne sono oltre noi su citate, si che ce ne sono, leggo moltissimi blog di donne…solo che non hanno nemmeno i feed a volte, solo che non importa loro nulla magari di essere “presenti” tra i maschietti colleghi…semplicemente stanno bene così…

    un esempio lampante:
    andate a vedere quanta gente frequenta laprofepuntoit.splinder.com
    il blog della profe…

    com’è che la mondadori tra tanti blogger e blogstar ha pubblicato il suo libro, il libro scaturito da quello che lei scriveva e scrive sul blog?

    semplicemente blogga, conversa, in una delle tante piccole blogosfere italiane, una di quelle laterali e periferiche che non comprende solo noi…

  3. Tutta questa ossessione con i ranking, le classifiche, le top 10 dei bloggers è tipicamente maschile. Non ti viene in mente che le donne non sono in classifica perché per loro i blog sono un piacere e non una competizione compensatoria di diminuzio fisiche? 😉 E’ come chi ha la macchina con la cilindrata più grossa…

  4. Anche i commenti ai post sono robe da uomini? 🙂
    Mi domando quale sia stato il motivo che ti ha spinto ad incidere questo Manifesto. Perchè farne sempre una questione di Genere? Anche solo come ironica provocazione?
    Ovviamente il commento è scherzoso e ironico. Niente pugni e ditate di maionese sul monitor… 😉

  5. Ah, aggiungo anche che da ho iniziato a guardare le classifiche di blog italiani (solo grazie al vostro continuo parlarne su twitter il che conferma la mia teoria dell’ossessione) è stato subito chiaro che i blog più alti in ranking hanno argomenti tecnologici. Ecco e qui ci sta che ci siano meno femmine. Si sa, i nerd sono maschi, per antonomasia.

  6. Catepol, vedi che siete 2 in un universo di nerd? E poi la donna geek ci sta, la donna nerd secondo me non esiste.

    Vabeh potremmo stare a filosofeggiare per giorni e giorni sulla sottile linea che divide i due termini, ma spero non ce ne sia bisogno 😉

  7. ok 4 allora. E a quanto mi dici l’ossessione con i ranking ha contagiato anche voi. Rischi del mestiere immagino. Ma il ranking vale solo per chi lo guarda!

  8. Però è strano lo sai: di solito sono piu’ le donne quelle che tengono un proprio diario personale,magari dove scrivono segreti,ricordi,pensieri,sogni. Per scoprire come cambiano.
    Forse ci sono più blog personali: quelli sono fuori dalle classifiche e dalle metriche.

  9. Axell, nella puntata di ieri di NETTV è comparsa per un intervento ILARIA di TheBlogTV, brava e carina. Picco dell’audience 😉

    ps. poi scusa lasciatelo dire ma te con la parrucca bionda dove LA mettiamo?

  10. Bisognerebbe prima chiedersi se “contare” significhi partecipare ad un BarCamp o essere in alto nella Blogbabel. Senza nulla togliere all’ottimo lavoro di Ludo, non è raro che in alto ci finiscano coloro che sono più bravi (ed hanno anche più tempo) a fare cordata. C’è un esempio eclatante di vuoto pneumatico in fatto di contenuti e posizione estremamente alta in classifica, non è l’unico.

    Twitter, i blogroll, i commenti a vicenda, sono il concime di questi ranking. Io, che lavoro nell’IT di una fantozziana megaditta che mi dà una connessione internet ma me ne vieta *esplicitamente* l’utilizzo personale (in Germania sono un po’ più fiscali con queste cose, mi sa), sono automaticamente esclusa da questi meccanismi, perché ho la possibilità di essere presente solo la sera (o in giornate come oggi, in cui sono a casa), dopo aver cucinato la cena, fatto due chiacchiere con mio marito, fatto un po’ di ordine, etc etc. Non me ne faccio un cruccio, perché per me il blog è uno strumento che utilizzo in modo assolutamente egoistico, l’unico luogo in cui posso esprimermi come pare a me, esercitare la mia lingua madre, occuparmi esclusivamente delle cose che m’interessano. Quindi, niente top ten per isa, ma non è che per questo io non esista o non abbia nulla da dire…

  11. la mia ovviamente era una provocazione, volevo capire con voi (soprattutto con il lato femminile di questo piccolo mondo) come mai la qualità espressa dalle donne (che è tantissima) non è visibile in contest “ufficiali” o “classifiche” di qualche tipo. Forse perché le classifiche non tengono in alcun conto la qualità e il contenuto? Tesi che porto avanti da un po’…
    O forse come dice qualcuna di voi… ce lo misuriamo tra geek e i geek sono per loro stessa natura un entità quasi solo maschile?

  12. Be’, se sei davvero un geek non farai fatica a seguire questo ragionamento: le classifiche “automatiche”, come Technorati e Blogbabel, possono solo misurare dati oggettivi quali numero di link e il pagerank di Google. Blogbabel prova anche a fare una cosa in più, tenendo conto del numero dei lettori del feed utilizzando l’API di feedburner (quindi saranno solo tenuti in conto i blogger che offrono il loro feed via feedburner – che poi non è così decisivo, visto che Grillo è appena passato a feedburner, ma in classifica era in alto già da prima). Quindi, se voglio che il mio blog salga in classifica, devo fare in modo che altri siti/blog mettano uno o più link al mio. Possibilmente blog/siti con un Pagerank alto, in modo che anche il mio salga.

    Questo implica che io metta in atto attività che sollevino l’interesse di altri blogger/webmaster: lo posso fare con contenuti di qualità, aspettando che passi il pigmalione e mi metta un link (variante molto femminile) o mi devo dare da fare facendo attivamente PR (partecipo ai BarCamp, commento su blog “importanti”, faccio scambiolink, offro un plusvalore, per esempio un template da scaricare che contiene un link al mio blog o metto su un giochino che porti link ad altri che poi linkano me). Catepol ha anche fatto l’esperimento con i viral tags, arma a doppio taglio, ma ora dovrebbe essere lei a dire se ha fruttato o no.

    Questa cosa (faticosa e “time consuming”), non ha nulla a che vedere con la qualità di ciò che scrivi, ma eventalmente del tuo lavoro di networking, perché non sono tutti i lettori ad essere misurati dalla classifica, ma solo quei lettori che hanno a loro volta un blog o un sito o, in minor misura, quei lettori che sanno che cos’è un feed. E quali sono questi lettori? Di solito sono geek (spesso anche nerd). Tutti gli altri non vengono contati dalle classifiche, quindi tutto il mondo al di fuori di questa rete di “amicizie” e che non attira il pubblico geek ne rimane escluso.

    Ergo: un meccanismo di questo genere non può oggettivamente essere indicativo di qualità, ma solo di quantità e per di più viene viziato dal fatto che può misurare solo il “gradimento” di chi a sua volta è presente attivamente in rete.

    In questo meccanismo le donne si autopenalizzano – esattamente come fanno nel mondo del lavoro – evitando accuratamente di fare cordata (non fa “fine” e poi, purtroppo, le donne vengono educate a considerarsi rivali e per queso pagano un alto prezzo in un mondo in cui la rete di contatti è fondamentale).

    E qui mi autopenalizzo anch’io: se avessi fatto di questo commento un post sul mio blog con un bel trackback qui ci avrei guadagnato in visibilità, magari ci sarebbe stato un bel flame da parte di signore indignate, che so io, forse anche una visita da parte di catepol. Invece lo scrivo qui e non se lo fumerà nessuno. Sarà che noi donne siamo autolesioniste?

  13. beh, io ti devo confessare: mi sono già strappata un po’ di capelli per non essere una blogstar! ma non lo dire a nessuno però…

    Cmq, Mafe ha un blog collettivo, non è da sola. Soprattutto, non hai dimenticato Lia (Haramlik)?
    🙁

    Dando la mano alle mie sorelline Placida e Haramlik, scompostamente e dolorosamente ti saluto.

    Ave Uomo!

  14. Forse perché le classifiche non tengono in alcun conto la qualità e il contenuto?

    non c’è dubbio. come già detto, le classifiche (semplificando) tengono conto dei link in ingresso e in uscita, e quelli che si linkano di più a vicenda sono i geek maschietti. che sono anche quelli che leggono compulsivamente i blog tecnologici (spesso SOLO quelli). anello chiuso e molto esteso che fa da superhub.

    sarà interessante però vedere che accadrà tra poco, ora che le donne in Rete hanno superato gli uomini in percentuale (per ora solo negli USA, ok).

    (grazie per avermi messo nella categoria dei Vanz e non in quella degli Uomini, ovvero “the Man”, che ha spesso un’accezione negativa 🙂

  15. (perché nel mio commento appaia il gravatar del piede di mafe non lo so, ma direi che visto il tema, ci sta)

  16. beh, era ora che una persona seria come te affrontasse un tema serio come questo! Guarda che non è da sottovalutare! mi fanno notare ad esempio amici sindacalisti, che per entrare in alcune delegazioni, alle donne, basta essere tali, mentre per gli uomini bisogna creare apposite votazioni ed elezioni, delegazioni di delegati e via discorrendo. Il mio sindaco, all’indomani delle elezioni, si è trovato davanti una situazione catastrofica: su 30 consiglieri, solo 3 donne (di cui una di diritto in quanto candidata sindaco dell’opposizione), secondo te, questa cosa che un uomo vota un uomo ed una donna vota un uomo, è da prendere sottogamba?? non si fidano nemmeno di loro stesse!

  17. Dall’alto della mia 3505esima posizione su Wikio e 1858esima (evvai!!) posizione su Blogbabel, posso dire che ha poco senso discutere se sia giusto o no fare classifiche usando il numero di visite/link: è ovvio che si misura solo ciò che è misurabile.
    Come si possono classificare per il contenuto migliaia di blog (di argomenti e categorie diversi)? Il contenuto è soggettivo (entro certi limiti, ovviamente) e si deve basare necessariamente su criteri di utilità. Ci vorrebbe una “giuria” apposita per valutare i vari aspetti: chi si prenderebbe la briga/responsabilità di recensire migliaia di post?
    Inoltre è molto più semplice e diretto un algoritmo che pastrugni i dati di pagerank, link e visite di Feedburner, che non stilare una classifica “ragionata”.
    D’altra parte anche le classifiche sportive sono viziate in questo modo: i primi non sono necessariamente i migliori (nel senso di espressione di miglior gioco), ma quelli che ottengono (in qualsiasi modo) il numero maggiore di punti, assegnati solo in base a dati misurabili (i risultati degli incontri).

  18. Non so a voi, ma a me, dopo quello che è successo qualche mese fa alla nota blogger americana Kathy Sierra (minacce di morte, ecc.), quasi quasi è passata la voglia. Questione di tempo, e succederà anche qui.

  19. Pochissime donne sono blogstar perché (per fortuna o per sfortuna, dipende dai punti di vista) abbiamo molte altre cose da fare… inoltre scriviamo in un blog più per un piacere personale o per socializzare che per scalare le classifiche.
    Privilegiamo lo stare insieme alla competitività!
    Comunque, per soddisfare la tua osservazione sul fatto che nei convegni le donne non ci sono, posso portarti la mia esperienza. Ad un importante convegno che si è svolto mesi fa, i miei “amici” bloggers, molto bravi (lo ammetto!) a far cordata, hanno fatto di tutto per escludere la sottoscritta ed altre dal convegno (avevo il sospetto che mi è stato poi confermato dagli organizzatori).
    Peccato, però, che durante il convegno sono riuscita a prendere la parola per un breve intervento che ha riscosso un grande successo nel pubblico e il ringraziamento da parte degli organizzatori.
    Ovviamente, questa è solo la mia esperienza…. 😉

  20. cara Aradia, è anche la mia, e spesso!

    Le donne contano solo quelle che ti possono dare qualcosa: per esempio dei post da fare su giornali importanti.

    I link gli ometti se li mettono a sbafo l’un con l’altro, e quasi sempre gli stessi, incrociati. E i blog più seguiti in assoluto sono quelli che parlano di tech in modo facile: un po’ Pandemia, un po’ Beggi, ecc. Ma tutti gli altri, anche, se vedi quelli in prima pagina.
    Niente toglie alla bravura e simpatia dei blogger ma bisognerebbe: parlare tech, andare sempre ma sempre nei luoghi giusti, leccare i piedi a un po’ di gente.
    Ma chi se la sente?

    Io il blog lo tengo essenzialmente per divertirmi! 🙂 E per chiacchierare coi lettori e con altri blogger. Che poi sempre mi diverte un sacco.
    🙂

  21. IO c’ero al VlogCamp*!!!E mi interessa la Net tv!!!Sono a Torino!Ho un blog! .. e sono una donna! mmm ma frs è x qst che nessuno mi calcola nel campo .. parliamo di tecnologia .. e le donne si sa, nn ne capiscono! Sanno solo usare un mucchio di puntini!

    *ho preso il treno da sola per andare a Roma!