Grillo, serendipity, lavavetri, rubinetti, …

Oggi, se non mi sbaglio, è il V-Day. Ottimo. Bene. Bravi, ma non aderisco, sono contrario al qualunquismo.
E se il manifesto della giornata indetta da Grillo contiene queste parole:

“…per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”… 

Beh, amici miei, questo mi pare becero qualunquismo. Comunque buon divertimento a tutti quelli che parteciparanno. Spero solo che Grillo almeno stavolta non faccia pagare un biglietto di ingresso.

Ieri sono stato colpito da un momento di serendipity, anche se non credo che sia il termine giusto per definire la cosa.
Ieri pomeriggio incontro una vecchia amica che non vedevo da almeno dieci anni, eravamo in un negozio di cianfrusaglie in via Garibaldi. L’ho conosciuta tantissimi anni fa’ facendo animazione in Liguria. Lei poi è venuta a fare Economia a Torino e dopo un po’ di anni di frequentazione ci siamo persi di vista. Ieri ci rincontriamo, parliamo di questo e di quello e alla fine lei mi dice che si è sposata con XYZ, mio ex compagno di scuola alle superiori (ragazzo che non vedo dal giorno della maturità, cosa avvenuta pochi anni dopo la presa di Porta Pia). Torino non è grande, ma neanche troppo piccola. La cosa mi ha lasciato molto perplesso e stupito.

Da quando è successa la cosa dei lavavetri di Firenze ho notato che a Torino sono comparsi… i lavavetri. Erano praticamente estinti. Alcuni non sembrano neanche extracomunitari, non è che la proposta di Chiamparino di assumerli (!!!) ha scatenato la corsa di un sacco di povera gente ai semafori?

L’altro giorno avevo esami. Agli studenti ho chiesto cosa ne pensavano del testo monografico (“La parte abitata delle rete” di Sergio Maistrello). Uno mi ha detto che non sapeva che domande avrei potuto fare su quel testo, lui lo aveva trovato facilissimo. Quando è stato il suo turno, alla fatidica domanda “Cosa è un feed?”,  si messo a parlare di “quella cosa che ha a che fare con i rubinetti”… Io sono ancora basito.

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(un saluto a tutti gli amici che oggi e domani si ritroveranno al RomagnaCamp)

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32 commenti

  1. A volte gli allievi sono culturalmente piu’ reazionari dei professori. Questo capita agli studenti di professione cioe’ quelli che studiano senza capire, ma solo per passare gli esami: che sia un esame di informatica applicata o uno di storia del clistere, a loro non importa. Studiano per prendere la laurea, non per laurearsi (spero si colga la differenza).

    Quindi per loro un libro come quello di Sergio Maistrello e’ “facile”, nel senso che non e’ un libro come si aspettano loro, cioe’ un testo pieno di elenchi puntati e numerati, pieno di headlines e formule da sottolineare, pieno di cose da imparare a memoria.

    Ricordo quando mi facevo prestare i libri di un esame da qualche compagna di universita’ che l’aveva gia’ sostenuto: trovavo pagine e pagine infradiciate di evidenziatori. E con sottolineate le parti sbagliate!!! Se c’era un elenco, fosse anche inutile o trascurabile, lo sottolineavano e lo imparavano a memoria.
    In compenso un concetto espresso in un periodo disteso, senza grassetti, elenchi o chissa’ cosa, veniva amabilmente trascurato.

    Ecco, direi che involontariamente il tuo allievo (che spero tu abbia violentemente steccato) ha fatto il migliore complimento possibile al libro di Sergio: riesce a spiegare le cose senza essere un manuale, un sussidiario, ma raccontandole.
    Ovvio che chi si limita a “studiarlo per l’esame” e non a capirlo (basta leggerlo, con la prima marcia del cervello ingranata, poi fa tutto da se’) si incarta. Ma e’ un limite suo.

  2. aderisco a questo post!

    (suz… prima marcia del cervello ingranata… sei un po’ troppo di parte eh… 🙂

    oh, ma non ci incricchiamo più???

  3. Dicevo altrove, l’altro giorno ho chiesto a uno studente la sua personale opinione sull’influenza dei blog nel mondo giornalistico (e a un altro sul ruolo dei media nella società).
    Mica per niente, ero solo curiosa di sapere cosa ne pensavano.
    Ecco, uno mi ha risposto “non mi può fare una domanda del libro?”;l’altro invece “ma in quale capitolo è scritto?”

  4. X Vale: e che all’università non ci caga mai nessuno (almeno nella mia) che ci viene persino difficile esprimere una nostra opinione all’interno di essa senza pensare che sia un trabocchetto…

  5. a parte il fatto che, come giustamente sostiene suzukimaruti, studiare beceramente a memoria elenchi non è studiare, il problema è che, molte volte, è proprio chi ti interroga che, piuttosto che ascoltare un ragionamento, preferisce sentirsi snocciolare una litania di parole, di cui, magari, lo studente non sa neppure il significato. poi è logico che la scelta di adeguarsi o meno al trend è tutta dello studente…

  6. Sulla parte relativa all’esame, mo associo al tuo essere basito.
    Rispetto a Beppe Grillo, condivido il tuo giudizio e credo anche io che sia un qualunquista.
    Però mi pongo una domanda: visto che lo segue tanta gente, non sarebbe il caso che le risposte a questo bisogno di “politica pulita” arrivassero da chi fa politica? E magari da chi fa politica a sinistra!
    Alfredo

  7. Un grande saluto anche a te Axell da uno dei poveri disgraziati organizzatori appena rientrato a casa dalla giornata di oggi! 😛

    Ti sei perso “un bel pò di baracca”, ti farai mai perdonare? 😀

  8. ma io lavavetri ne becco sempre.nel tragitto casa politecnico ne becco almeno 4-5.Per quanto riguarda grillo non concordo totalmente.Grillo è si un qualunquista e ci mancherebbe altro.ma forse si dimentica che lui è comunque un comico.poi lui ha delle informazioni e le trasmette,se poi però vi aspettate che risolva pure tutto lui.Io trovo spesso che molte cose ormai contro Grillo siano ddette così tanto perchè nella blogosfera ormai è luogo comune dirle e avercela per forza con lui.con questo non voglio dire che abbia sempre ragione o difenderlo a spada tratta,anzi su molte cose non concordo.però trovo che faccia alcune cose che in realtà a lui non gliene fregherebbe un cazzo ,eppure le fa,come tanti altri come ad esempio pietro ricca che ho avuto modo di conoscere di persona.forse su grillo a volte si spara subito così tanto perchè ormai è di moda.Poi ce sempre da considerare che quando spara a zero lo fa comunque con il preciso motivo di mobilitare le coscenze e le persone,mica bisogna prendere tutto per oro colato e che diamine

  9. Grillo è un comico … fa pagare il biglietto … è sicuramente un qualunquista ma qualcosina-ina-ina cerca di farla muovere .. vedreo!

    tu e la tua amica … beh il mondo è piccolo … c’ho le prove!!!

    i lavavetri a Torino … sono quelli di Firenze in “trasferta!”

  10. Io non vedo Grillo come un qualunquista, solo perchè i suoi discorsi sono semplici e un pò da “signora mia”.
    Se il lavoro sicuro, la cancellazione dei privilegi che nessuno ha concesso a persone che ne hanno già tanti, l’attuazione della condanna per ogni persona che deve essere condannata, ecc. sono diventati luoghi comuni non è colpa di chi lo dice in maniera qualunquista…
    Penso che qualunquista sia chi accetta che gran parte delle proprie tasse vada nelle tasche sbagliate, chi accetta che la classe dirigente sia composta da delinquenti ultra-sesantenni, chi accetta di non avere le garanzie lavorative che con tanta fatica si sono ottenute in passato, chi preferisce andare allo Stadio o piazzarsi davanti alla tv, piuttosto che discutere dell’andamento del paese.
    Per lo meno qualcosa si muove!

  11. Salve,

    sono Francesco Gaudino di viveregratis.it, rettifico quello detto su questo Blog, il portale viveregratis.it aveva una previsione per la prima settimana di Settembre, questo non è stato ancora possibile solo ed esclusivamente per una nostra scelta di “presentazione”, nel senso che stiamo cercando di far partire il portale con quante piu’ aziende on line.

    Leggendo il nostro Forum di discussione si può apprendere quando sarà on line.

    Per i soldini per il server No Prob c’è l’hanno regalato 🙂 (seppur potevamo permettercelo).

    A presto

    Doveva iniziare oggi le pubblicazioni il sito “Vivere Gratis“, iniziativa web che si ripromette di trovare uno sponsor in grado di finanziare tutto quello che ti serve per vivere. Il sito non è partito, forse non han trovato sponsor per pagare i server.

  12. E dopo… non lo può sapere nessuno!
    Nel pensare al dopo cmq è meglio che prima ci sia stato “qualcosa” piuttosto che il solito atrofismo. Dovrai almeno prendere atto del fatto che 300.000 persone hanno mosso il sederino dal divano per andare in piazza a firmare.
    Io mi chiedo se sia meglio un ennesimo nuovo partito piuttosto di una serie di iniziative dal basso. Purtroppo si cade nel banale dicendo che in parlamento è sempre uguale, ma la verità è quella!
    Il sistema alla base non è rappresentativo! Durante la campagna elettorale si è parlato tanto di precariato! Dopo un anno e mezzo (e già una caduta di governo) non solo non è stata fatta una proposta di legge ma non si è neanche più toccato l’argomento! Montezemolo ha messo tutti a tacere??? Ma dove sono finite le belle parole dell’aprile 2006?
    Dobbiamo muoverci per cambiare le dinamiche. I partiti non sono più la forma di governo corretta, non sono più rappresentativi. Abbiamo bisogno di altro. Di certo non di un comico ma dobbiamo svegliarci e se sarà stato uno pseudo blogger in sovrappeso a fare la prima scintilla, beh avrà anche i nostri ringraziamenti!

  13. @Dany, esiste il voto, se gli italiani votano al 30% Forza Italia abbiamo poche chance… meritiamo quello che abbiamo. Grillo si candidi… vediamo cosa raccoglie.

  14. Noooooo Grillo non si candiderà mai! Io penso che sia più importante ragionare su un altro metodo, un metodo di governo davvero democrativo. L’inziativa popolare è un mezzo per poter ragionare su qualcosa di diverso.
    @fmf I numeri degli abbonamenti da soli significano solo che agli italiani piace andare allo stadio! Confrontati con le tessere di partito o con i numeri di adesioni ad iniziative popolari significano solo una cosa: la partecipazione alla gestione della RES PUBBLICA è molto scarsa! Chiediamoci perchè!

  15. Credo sia difficile la corsa della “povera gente” ai semafori. Se io o te ci mettiamo a un incrocio con il tergicristalli in mano, tempo 5 minuti arrivano un paio di energumeni a spaccarci la faccia. E non parlo dei vigili, ma dei gestori del racket. Provare per credere… Sull’attività girano interessi enormi. Fate due conti: (se va male) 50 cent a semaforo? 20 semafori in un ora? 10 euro l’ora, 50 euro in mezza giornata. 20 al poveraccio, 30 al racket…all’incirca e se va male. Moltiplicate per le migliaia di semafori di Roma, Torino, Milano…Un giro d’affari superiore a quello della droga. Chi pensa che il “mestiere” di lavavetri sia una specie di ammortizzatore sociale per i poveraccci, è un ipocrita o un cieco.