Oggi a Spotorno dovevo incontrare Roberta Milano.
L’idea era, innanzitutto conoscersi dal “vivo”, e poi fare due chiacchiere di fronte a Bergeggi e capire come organizzare il LostCamp.
Approcciamo la spiaggia dove lei ci aspetta, so che ha un bimbo e a mala pena ho idea di come è fatta grazie a qualche foto trovata qui e là.
La prima donna che incrociamo allo stabilimento è bruna, ha i capelli raccolti, sulla trentina e ha un pupo tra le braccia.
– Sei Roberta?
– Sì, ciao!
– Bene, sono A., lei è C., abbiamo fatto una bella camminata per trovarti!
(strette di mani e baci)
– Bello qui! E il bimbo come si chiama?
– E’ una bimba, si chiama M.
(ma non era un bimbo?)
– Bella M.! Ok, andiamo al bar a prendere un caffè?
– No.
– Come no? Dobbiamo parlare del LostCamp… approposito, qui si vede proprio bene Bergeggi!
– No, grazie e comunque… ehm, non so chi siete. Amici di mio marito?
– Ehm, no. Non sei Roberta?
– Si, ma non so cosa volete.
– Ma non ci siamo sentiti due minuti fa al telefono?
– No.
(oh cazzarola!)
Non era Roberta. Anzi, sì, ma non quella Roberta.
Cazzo, che figura!
Salutiamo la “falsa” Roberta e aspettiamo quella vera… Che arriva di lì a poco con il suo piccolo G. (uno spettacolo) accompagnato da 2 uomini ragno.
Roberta dal “vivo” risulta simpaticissima e cordialissima, ma me lo aspettavo, non avevo dubbi. Parliamo del Lost Camp. Ma di questo vi dico in un altro post. Sappiate solo che l’idea sta prendendo forma, e profuma sempre di più di focaccia.
[domani sono al convegno Top-IX “Autori in digitale“, ci sarà anche GG. La delegazione torinese sarà composta dal sottoscritto, da Suz e da Gommaweb, se volete ci trovate al Circolo dei Lettori tutta la mattinata.]
5 commenti
beh, data la somiglianza dell’accaduto ti racconto cosa è successo a me ieri.
Ero ai seggi, arriva una signora e si mette a parlare con un il mio amico G. parlano del piu e del meno, poi lei le chiede: chi hai votato? e G dice: Raffaele, è un mio amico, se vuoi te lo presento! ci conosciamo parliamo un po e dopo lei entra a votare, esce, ci ringrazia e ci saluta. Chiedo a G chi fosse la signora, G mi risponde: Boh, è arrivata e mi ha salutato in maniera così cordiale che non potevo fare altrettante, ma ti giuro che non la conosco!
Un voto caduto dal cielo! 😀
Grazie per la visita. E’ stato un vero piacere.
E soprattutto grazie per pensare a me come “una sulla trentina”…
Hé!
Successo anche a me, a volte, però, si creano delle situazioni così imbarazzanti…Non ci voglio nemmeno pensare !
Senti, ma se una non ha TV perché non ama il genere, ma è intrigata da Lost. Come fa a vederselo senza comprarsi il cofanetto?
a me è successo di peggio:
dovevo andare con un mio amico alla sagra delle sagre di Asti, e dovevano venire anche due suoi amici con un’altra macchina. L’amico dell’amico (Massimo) mi dà il suo numero per poterci trovare ad Asti, e quando siamo arrivati lo chiamo. Peccato che avessi sbagliato a scrivere il numero, e ha risposto una ragazza che, guardacaso aveva il moroso che si chimava Massimo, e mi ha dato il suo, chè quello era il proprio.
Il numero, però, non era giusto lo stesso, perchè si trattava di un altro Massimo, che mi ha tenuto dieci minuti al telefono per capire chi fossi.
Ovviamente mentre telefonavo abbiamo incrociato casualmente per strada il Massimo giusto… 😛
No ma dico un minimo di segno di riconoscenza no? Pensavate di girare tutta Bergheggi in cerca della VERA Roberta ? 😛