In coda al casello di Volpiano. Torino Ivrea, al ritorno dall’appello.
Mi giro a destra e vedo me stesso.
In un altra macchina vedo me stesso. E io mi guardo. Anzi lui mi guarda. Anzi ci guardiamo.
O era il caldo, o erano i Chemical Brothers che strillavano dall’Ipod, o era la fame porca (quando faccio appelli non mangio mai)
… o era il mio clone.
Sono stato clonato.
E mi è preso ancora più male quando lui mi ha fatto un sorrisino alla Mr Smith di Matrix.
Oh cazzo.
9 commenti
Uno specchio lo eslcudiamo? 🙂
pardon….. escludiamo…
WOW… c’è sempre chi ti dice di assomigliare tantissimo a tizio o caio, ma mai visto faccia faccia. Dev’essere un’esperienza mozzafiato! Un gemello non gemello. Gli hai preso il numero di targa? eheheheh
questa volta l’indirizzo del blog l’ho scritto giusto, senza nessuna @… cmq, sono gli appelli che ti fanno venire le allucinazioni? a presto;)
nessuno specchio… forse un mirror.
ehm…
ero io….Silvio
certo che nel weekend ci si becca… venerdì al pueblo, ma… vuoi dire che ero d’accordo con il tuo doppio e non con te? mah z
ehi siete vivi laggiù in fondo? e allora? per weekend prossimo? mah, in ogni caso, il pensiero che tu possa avere un clone in giro è raggelante. basti e avanzi tu.
Kiara!!! Anche tu hai un clone… o avevi.
La Sora Lella!!!
😉