Time 2 believe

A volte bisogna credere che quello che ci circonda sia sensato e dotato di significati degni di essere classificati come “normali”.
Altre volte si vive come su una zattera in un oceano di marmellata (o altra sostanza meno pregevole), si dondola un po’, non si affonda, ma alla fine non si va da nessuna parte.
Poi ci sono le persone che come non credono più a nulla, ma si basano sull’istinto. Non mi sono quasi mai sbagliato, ma certo che è durissima avere dei rapporti con delle altre persone quando si parte con questi presupposti. Non ci si può fidare solo di se stessi, e non ci si può fidare solo dell’istinto. Io cerco di tenermi in equilibrio e quando vedo qualcuno vestito da cappuccetto rosso con una grossa coda e lunghi denti, mi tolgo la cuffia da notte e scappo a gambe levate.

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2 commenti

  1. Sarà il caso, ma in questo periodo soffro i sintomi da te espressi in questo post.
    Cambierei tranquillamente la marmellata nella sostanza “alternativa”!

  2. è strano, eppure più la mia vita diventa complicata e più le mie opinioni sul mondo tendono a semplificarsi… ci sarebbe da discuterne di questa visione della vita, io credo in diverse cose in modo fermo e deciso, e una di queste è il mio istinto: il difficile è semplicemente seguirlo… permettersi di seguirlo. 🙂