Bicicletta zig zag

Sveglia rilassata intorno alle 10.
Il corso sotto casa è già un’autostrada. Sogno nel dormiveglia la mia futura casa in un paese di una volta, ma a 5 minuti dal centro, con le botteghe di una volta, gli alberi, gli uccellini che cinguettano felici e il rumore del vociare nei vicoli, ma con un bel negozio di elettronica a pochi metri.
Prendo gagliardo la bicicletta, mi infilo nel traffico (a fine luglio non cala?), non fa caldo. Direzione: Centro.
Petala, petala, petala Axell! Dieci minuti scarsi e zig ziag tra crateri nella strada e auto di disgraziati in quarta fila con sportello assassino.
Centro. Regna una calma irreale.
Inforco un percorso ciclabile, quello di corso Vinzaglio, poi giro a sinistra su via Bertola. Piazza Arbarello e via Garibaldi.
Vengo addescato (anche in bici!!) da… “Scusa, due domande! Preferisci la musica o leggere?”… zigo zago via pensando alla mia risposta che è sempre da oltre un decennio “Leggere di musica“… ma questa volta evito anche perché la tipa che pone le domande sembra la copia esatta di Bud Spencer con tette e zeppa d’assalto.
E’ bello girare così, da un senso di libertà particolare, diciamo “libertà urbana“. Hai il tempo di osservare, di fermarti a guardare, di dare un occhio a cosa che spesso non puoi notare o non hai il tempo di notare.
Mi infilo in via Accademia, poi in piazzetta Carlo Alberto, sembra tutto diverso. A parte la pavimentazione nuova in san pietrini (che delizia il culo dei ciclisti e anche il mio) sembra tutto così strano, dehor, locali nuovi, gente che cammina tranquilla in mezzo a piazzetta Carlo Alberto.
Anche solo cinque anni fa girare per Torino in centro a fine luglio poteva ricordare una scena del telefilm anni 70 “i sopravvissuti”…
Mi infilo ovviamente da Darty. Non avevo avuto modo di esplorare il nuovo piccolo tempio dell’elettronica in modo adeguato lo scorso week end.
Gironzolo tra gli scaffali nuovi e carichi di ogni leccornia e ascolto mio malgrado il dialogo dei nuovi commessi con i nuovi clienti.

(Cliente) – Scusi avrei bisogno di sincronizzare il palmare, ha una di quelle schede iusbi blutut?
(commesso) – Si, ma dipende dal suo palmare, non in tutti si infila la scheda iusbi blutut! Magari possiamo vedere se monta una scheda iusbi irda.
(io) – Rabbrividisco e scappo.

Recupero il biciclo ancorato al palo e fuggo nell’afa ormai insopportabile. Sorrido come un ebete (sarà il sorriso ebete del primo giorno di ferie) e sfreccio (ah ah ah)… in mezzo alla città assolata, ai cantieri infiniti, alle bestemmie degli automobilisti e al dolce suono delle autoradio zamarre che mi deliziano fino a casa…

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