Ciao Axell.
Considera che il mio corpo necessita di un 5-6 ascolti al giorno di questo pezzo…ormai è diventato come la caffeina, necessario e insostituibile.
Bravissima lei a interpretarlo e bravi ferro e casalino ad averlo scritto.
Byez…
ah, questa sarebbe la “famosa” Giusy?!
(per una serie di buoni motivi son rimasto fuori dal circo X-Factor)
originalità pari a zero, personalmente mi fa abbastanza tristezza.
Mah a me non è dispiaciuta peccato solo che sia troppo clone della grande Amy Winehouse e la canzone del video è un plagio palese di Back to black …
io trovo che abbia una bellissima voce…
voce..ok…molto bella…però è la solita clone figlia del reality.
In effetti è una copia di Amy Winehouse.
Poi sulla voce, per carità, non si discute.
Però…originalità…zero
allora sono stufo dii sentire persone che offendono giusy e cercano il pelo nell’uovo pur di ditruggerla soltanto perchè è palermitana non è giusto questo è razzismo giusy è bravissima in tutto vai così giusyyy e forza palermo
Scusami se te lo dico ma come voce non è altro che la brutta copia di Amy Winehouse.
Ciao ragazzi, mi spiace dover leggere sempre e un pò ovunque critiche sterili o ingiuste. Non sono un appasionato di musica leggera o melodica italiana. Ascolto di più la new wave anni ’80, il dark e la musica gotica neoclassica. Arabo? Beh, se ascoltaste cose diverse da ciò che i mass media vi impongono, capireste che questa Giusy può forse somigliare alla Winehouse, ma in verità ha un modo originalissimo di porsi. Vintage, da Devics o dalla greca pianista e cantante Diamanda Galàs. Sconsiglio quest’ultima ai deboli di cuore: è capace di riprodurre con la voce persino i versi dei pipistrelli! Non vi aspettate le cretinate di Marilin Manson però! Nel ’98 è venuta qui a Palermo per un concerto in una chiesa diroccata e sconsacrata, dove organizzano annuali attività legate alla musica jazz e d’avanguardia: la chiesa si è tinta di viola e molta gente è scappata, come riportò anche “Repubblica”, terrorizzata. Suoni non umani. Tutto ciò che è diverso genera paura. E dalla paura nasce l’aggressività. Ecco perchè bisognerebbe parlare avendo cognizione di causa, ed ecco perchè il razzismo anti-meridionalista invocato sopra da Gabriele/Zasu è uno stupido spauracchio inventato dall’ignoranza. Non c’è bisogno di difendere la Sicilia. E’ un problema degli altri pensare che si tratti di una terra “bassa”: fenici, elimi, greci, africani, indiani, arabi, normanni, spagnoli, francesi, tedeschi…. Come si fa a etichettare parti del mondo, quando il mondo è un sistema di elementi iterdipendenti. Tutte le culture sono unite tra loro, tra loro affiliate. Beh, tornando a Giusy Ferreri, mi sembra invece molto interessante, “avanguardistica”, fuori dal coro. Mi stupisco anzi che possa esere piaciuta, in Italia, la sua voluta cacofonia o i suoi sperimentali virtuosismi. Non sono un paladino delle moderne “arti dell’istallazione”, anzi mi definisco abbastanza classicista. Però so distinguere un’artista da un cantante-meteora di massa. Vi consiglio di ascoltare gli ATARAXIA di Modena (www.ataraxia.net), per rendervi conto di cosa possa essere la musica in Italia, musica che vive nell’ombra, ma che ha ancora la dignità per definirsi tale. Non è presunzione, ma sincero desiderio di regalare a qualcuno che possa essere interessato uno stimolo in più, nonchè la possibilità di conoscere un mondo meraviglioso – cui questa Giusy in fondo appartiene – che non ha i riconoscimenti commerciali comuni, cui siete abituati. Infine vi invito a risentire il brano scitto da Andrea Guerra e cantato da Giorgia per il film “La finestra di fronte” di Ozpetek. E’ stato in parte copiato da “Le ravin des fontaines” di Collection d’Arnell-Andrea, storico gruppo francese dark-wave degli anni’80. Ma non lo conosce nessuno. Giorgia si. E Giorgia è brava, vende molti dischi, fa guadagnare le case discografiche, canta tradizionalmente all’americana. Per le orecchie degli urlatorofili! Che si può voler di più? G.M.
In attesa del nuovo album, la cui uscita è prevista per ottobre, ci si augura che il pubblico risponda comprando il cd (il cui prezzo è solo di 9,90 euro), per incentivare, indirettamente, le case discografiche ad investire di più sui talenti originali e non sui soliti urlatori pseudo-melodici italiani.
Scaricare o acquisire materiale discografico illecitamente, nel caso di Giusy, è veramente un duro colpo e una forma di meschina indifferenza contro chi cerca di coltivare, in modo autonomo, autentico e artistico, l’amore per la musica, che oggi, com’è noto, attraversa una precipitosa decadenza. Grazie per l’attenzione.
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. AcceptRejectRead More
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
10 commenti
Ciao Axell.
Considera che il mio corpo necessita di un 5-6 ascolti al giorno di questo pezzo…ormai è diventato come la caffeina, necessario e insostituibile.
Bravissima lei a interpretarlo e bravi ferro e casalino ad averlo scritto.
Byez…
ah, questa sarebbe la “famosa” Giusy?!
(per una serie di buoni motivi son rimasto fuori dal circo X-Factor)
originalità pari a zero, personalmente mi fa abbastanza tristezza.
un nuovo reality…
http://realityshop.wordpress.com
Mah a me non è dispiaciuta peccato solo che sia troppo clone della grande Amy Winehouse e la canzone del video è un plagio palese di Back to black …
io trovo che abbia una bellissima voce…
voce..ok…molto bella…però è la solita clone figlia del reality.
In effetti è una copia di Amy Winehouse.
Poi sulla voce, per carità, non si discute.
Però…originalità…zero
allora sono stufo dii sentire persone che offendono giusy e cercano il pelo nell’uovo pur di ditruggerla soltanto perchè è palermitana non è giusto questo è razzismo giusy è bravissima in tutto vai così giusyyy e forza palermo
Scusami se te lo dico ma come voce non è altro che la brutta copia di Amy Winehouse.
Check this out! (questa merita ;P )
Ciao ragazzi, mi spiace dover leggere sempre e un pò ovunque critiche sterili o ingiuste. Non sono un appasionato di musica leggera o melodica italiana. Ascolto di più la new wave anni ’80, il dark e la musica gotica neoclassica. Arabo? Beh, se ascoltaste cose diverse da ciò che i mass media vi impongono, capireste che questa Giusy può forse somigliare alla Winehouse, ma in verità ha un modo originalissimo di porsi. Vintage, da Devics o dalla greca pianista e cantante Diamanda Galàs. Sconsiglio quest’ultima ai deboli di cuore: è capace di riprodurre con la voce persino i versi dei pipistrelli! Non vi aspettate le cretinate di Marilin Manson però! Nel ’98 è venuta qui a Palermo per un concerto in una chiesa diroccata e sconsacrata, dove organizzano annuali attività legate alla musica jazz e d’avanguardia: la chiesa si è tinta di viola e molta gente è scappata, come riportò anche “Repubblica”, terrorizzata. Suoni non umani. Tutto ciò che è diverso genera paura. E dalla paura nasce l’aggressività. Ecco perchè bisognerebbe parlare avendo cognizione di causa, ed ecco perchè il razzismo anti-meridionalista invocato sopra da Gabriele/Zasu è uno stupido spauracchio inventato dall’ignoranza. Non c’è bisogno di difendere la Sicilia. E’ un problema degli altri pensare che si tratti di una terra “bassa”: fenici, elimi, greci, africani, indiani, arabi, normanni, spagnoli, francesi, tedeschi…. Come si fa a etichettare parti del mondo, quando il mondo è un sistema di elementi iterdipendenti. Tutte le culture sono unite tra loro, tra loro affiliate. Beh, tornando a Giusy Ferreri, mi sembra invece molto interessante, “avanguardistica”, fuori dal coro. Mi stupisco anzi che possa esere piaciuta, in Italia, la sua voluta cacofonia o i suoi sperimentali virtuosismi. Non sono un paladino delle moderne “arti dell’istallazione”, anzi mi definisco abbastanza classicista. Però so distinguere un’artista da un cantante-meteora di massa. Vi consiglio di ascoltare gli ATARAXIA di Modena (www.ataraxia.net), per rendervi conto di cosa possa essere la musica in Italia, musica che vive nell’ombra, ma che ha ancora la dignità per definirsi tale. Non è presunzione, ma sincero desiderio di regalare a qualcuno che possa essere interessato uno stimolo in più, nonchè la possibilità di conoscere un mondo meraviglioso – cui questa Giusy in fondo appartiene – che non ha i riconoscimenti commerciali comuni, cui siete abituati. Infine vi invito a risentire il brano scitto da Andrea Guerra e cantato da Giorgia per il film “La finestra di fronte” di Ozpetek. E’ stato in parte copiato da “Le ravin des fontaines” di Collection d’Arnell-Andrea, storico gruppo francese dark-wave degli anni’80. Ma non lo conosce nessuno. Giorgia si. E Giorgia è brava, vende molti dischi, fa guadagnare le case discografiche, canta tradizionalmente all’americana. Per le orecchie degli urlatorofili! Che si può voler di più? G.M.
In attesa del nuovo album, la cui uscita è prevista per ottobre, ci si augura che il pubblico risponda comprando il cd (il cui prezzo è solo di 9,90 euro), per incentivare, indirettamente, le case discografiche ad investire di più sui talenti originali e non sui soliti urlatori pseudo-melodici italiani.
Scaricare o acquisire materiale discografico illecitamente, nel caso di Giusy, è veramente un duro colpo e una forma di meschina indifferenza contro chi cerca di coltivare, in modo autonomo, autentico e artistico, l’amore per la musica, che oggi, com’è noto, attraversa una precipitosa decadenza. Grazie per l’attenzione.