Stamattina accendo la TV e vedo un’intervista con Enrico Letta.
Un bravo ragazzo, ha la faccia un po’ da secchione, ma è in gamba e si vede. Soprattutto si sente. Parla bene, ha una buonissima dialettica. E’ uno di quei personaggi che immagini da ragazzino frequentare e animare un oratorio e da adulto fare cose che possono dar solo sicurezza e garanzia. L‘assicuratore, il bancario, il parroco, il ministro ombra…
Ma non divaghiamo.
Dice una cosa piuttosto banale a cui in realtà non avevo mai pensato.
Berlusconi, gira e rigira, in Italia “governa” e “non governa” dal 1994. Ha vinto 4 volte le elezioni e di fatto da 15 anni domina la scena politica a capo della destra italiana.
15 anni.
Questo numero mi frulla per la testa da qualche ora.
Quindici anni sono tantissimi. Credo che nessuna democrazia occidentale (e neanche orientale) abbia mai visto una cosa simile.
E la cosa che più incupisce è, come afferma lo stesso Letta, che – Da 15 anni l’Italia si divide in due, chi vota Silvio e chi non lo vota –
Lo so, pare una banalità, ma se confrontata con il resto del mondo è una cosa un po’ anomala. Per noi è normale, lo diamo per scontato. Ma non è né banale né scontato.
Dovremmo pensarci noi, che ci rispecchiamo (sempre meno) nel PD, ma anche chi vota per la destra. Chi viene dopo Silvio? Non so, ma a me viene in mente solo lui.
2 commenti
e, nonostante questo, continua a dire che la colpa di tutti i disastri e di chi c’è stato prima di lui. Starà parlando dei Savoia? 🙂
è vero… forse sì.