Il Presepe è un problema?

Presepe con personaggi di fantasia

Il nostro Paese è sull’orlo di una probabile catastrofe economica e sociale senza pari nella nostra storia recente (o ci siamo già dentro fino al collo) ma uno dei temi forti del momento è … il Presepe.
Chiaro che il periodo si presta, ci mancherebbe. Ma il tema non è legato alla classica domanda: “fate l’albero o il Presepe?”. No, il tema è più spinoso e a lanciarlo è stato il divieto di un preside di una scuola “molto multi-etnica” di Bergamo di allestire il presepe dell’istituto scolastico (per evitare discriminazioni).
Se ne parla molto perché il preside pare sia stato poi minacciato per aver intaccato l’identità cristiana della comunità e perché ovviamente, dopo un giorno, sono arrivati quei brutti ceffi della Lega Nord con in dono un presepe “italico”.

Ok. Il preside ha dimenticato che le classi sono costellate di crocifissi e se l’è presa con il Presepe. Ok, siamo in Italia e quando si tocca la Chiesa sono dolori e intervengono anche quelli che in chiesa non ci entrano da almeno vent’anni (intervengono a prescindere per difendere la nostra “italianità”).

Ok tutto.

Ma può un Paese parlare nel 2014 di queste cose?
È davvero questo l’argomento di cui riempire giornali e talk show?

Facciamo finta che sia un argomento serio.
Può una nazione laica (lo dice la Costituzione, ve lo ricordo) ammettere che ci siano delle guerre di religione nelle sue classi?

Mi ricordo che un compagno delle medie (erano gli inizi degli anni ’80) decise un giorno di rimuovere il crocifisso dall’aula e di metterlo nel cassetto della cattedra. In realtà era corretto farlo, ma venne sospeso.
Sono passati oltre 30 anni e mi pare che non sia cambiato nulla.

Il Presepe è bello e lo dico anche se preferisco l’albero. Ma a scuola non ci deve stare, come non ci devono stare i crocifissi e neanche gli insegnanti di religione cattolica.
Io sono cattolico e credente, ma  vivo in uno Stato Laico e mi aspetto che tutto sia coerente con quello che dice la nostra Costituzione.
Invece…

Voi che cosa ne pensate?

(qualcuno dalla regia mi fa anche notare però che le nostre festività nazionali sono quasi tutte legate alle religione, be’… vero. Anche su questo varrebbe la pena fare una seria riflessione).

 

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