Generazione Goldrake

Happy DaysLe personcine come me che hanno intorno ai 3X anni sono afflitte da un problema in gran parte insormontabile.
Lottano da una vita con chi dice e ridice “Io mi ricordo ancora quando non c’era Carosello sai?” e si scontrano tutti i giorni con i simili, presi dalla smania del successo competivo (fuori tempo massimo, la new economy e gli anni 90 son finiti cari miei) e con i “vecchi”. Coloro che di anni ne han intorno ai 55 (Generazione Guerra di Korea) e credono fermamente che il tempo che li separa dalla pensione sia un periodo da dedicare allo sfinimento di quelli della Generazione Goldrake.
Si, io sono della Generazione Goldrake, cresciuto con la mania per le figurine (anche quelle di carattere non calcistico come “Minerali e pietre preziose”), i cartoni giapponesi, i Topolino e i quiz di Mike Bongiorno. Musicalmente siamo afflitti da Cecchettite e ricordiamo con un po’ di malinconia gli ultimi anni di Discoring. Viviamo nel mito del post comunismo anche se abbiamo un ricordo sbiadito di Berlinguer che non abbiamo quasi mai visto parlare in TV (era noioso come pochi se e quando parlava, diciamoci la verità). Siamo cresciuti con il pallone di Naranchito e con l’appuntamento fisso delle 19 con Happy Days.

La Generazione Goldrake, diciamocelo, ancora non conta un cazzo. I pochi della Generazione Carosello e delle Generazione Guerra di Korea che ci lasciano fare è perché o sono i nostri commercialisti o sono nostri parenti o sono talmente fiacchi da pensare di essere anagraficamente più piccoli e mentalmente meno brillanti di noi. Si tengono a bordo campo e ci fanno giocare.
Ma quelli che vogliono spaccare veramente le balle ergono barriere alte e invalicabili, miste di “lei ne hai ancora di merda da spalare” e di “lei non sa cosa è il vero lavoro!”. Godono sulle loro macchine aziendali e se sei donna sbavano in modo indecente per uno scollo o una lingerie che affiora. Se sei uomo, la cosa migliore che fanno e concederti del tempo per poi dirti che non hanno tempo.
La Generazione Goldrake è indubbiamente superiore, ma non fa strada. Non ancora.
Siamo già pronti anche noi a mietere vittime sul fronte delle Generazione Laura Pausini e temiamo fortemente che se la Generazione Guerra di Korea non verrà piegata ci troveremo addosso trionfanti personaggi nati quando Internet c’era già e pronti a sottometterci a colpi di Mc Kebap e Sprite Light.

Speriamo che Actarus ci protegga.

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13 commenti

  1. Mah io ho 28 anni anni ma non perdevo una puntata di Happy Days e
    avevo più album di figurine che … insomma mi ci ritrovo anche se non ho
    3X anni ancora 😉

  2. La generazione più sfigata è la mia.
    Siamo nati negli anni 80 e ci odiano tutti. Quelli nati dopo di noi e quelli prima. Mah.

  3. BUONISSIMO COMPLEANNO!!!!
    CHE GOLDRAKE SIA CON TE!!
    SMAKKETE SMAKKETE!

    AUGUUUURIII !!!!!!

  4. pensa noi: quando avevamo 15 pensavamo/ci dicevano che gli anni migliori erano quelli intorno ai venti. Intorno ai venti pensiamo che gli anni migliori della vita siano i 30. quando ne avremo trenta il nuovo mito saranno i 40, lo so già…
    Auguri Axell e complimenti per il videoblog di Sanpa (lunedì eri inavvicinabile per potertelo dire, tzè).
    AplosKora
    ps. generazione Laura Pausini??? e Oliver Atton (ma come diavolo si scriverà?) dove lo metti??? ciacciao

  5. ti ricordi che arrivo domani? per l’occasione ho deciso di lasciare il treno e venire con un Jetta Robot. Auguri vecio.

  6. ah… come ti capisco… ahhhh…
    auguri!!!
    PS comunque, il mio preferito era Capitan Harlock…
    “…fammi volare capitan senza una meta fra pianeti sconosciuti per rubare a chi ha di piu’…”

  7. e hai proprio ragione. sto conducendo una battaglia personale contro la gerontocrazia che rende asfittica la mia vita lavorativa e democratica. e voglio tornare bambino, quando mi svegliavo con la sigla del grande mazinga e prima di cena mi godevo goldrake e supergulp (http://www.supergulp.it/)

  8. ma pork…. ho di nuovo dimenticato il tuo compleanno! A saperlo sai quante tirate di orecchie oggi? Comunque lasciati dire che hai molta, troppa ragione… Ma non c’è bisogno di arrivare alla generazione Korean War per farci tirare le palate di merda. Per la bisogna sono bravissimi anche quelli della generazione Maggio 68 (ma forse è la stessa generazione se intendi per nascita)…