Episodi inquietanti

Google collassa per 40 minuti e … Tutto il mondo con il fiato e il mouse sospeso.
Suzukimaruti non accessibile da tante ore e la blogosfera boccheggia.
Due episodi che fanno riflettere il (mio piccolo) mondo.

Nel mio feed reader il suo ultimo post ha la data del 20 gennaio. Insediamento di Obama. Sarà un indizio?
Eppure Suz vive, è disseminato in tutti i social network. Furoreggia su Twitter, su Facebook, su Friendfeed. E’ connesso a loro da ogni dove, in ogni modo, con ogni mezzo. Molti testimoni dicono che sia in grado di aggiornare Friendfeed direttamente dalla pulsantiera dell’ascensore di casa sua tramite strani codici. Molti pensano ormai che sia come Jacob di Lost.
Ormai vive da giorni solo nei social media anche se il suo blog, alcova e nido fecondo di tutti i suoi pensieri logorroici e coinvolgenti, da come messaggio un laconico e freddismo: “Errore di caricamento pagina”.
Io non me ne ero neanche accorto. E’ stato lui a dirmelo. – Un semplice problema tecnico che è in via di risoluzione – dice lui. Ma noi non ci crediamo.

Qualcosa sta cambiando.
Google che crolla e Suzukimaruti “out of order” sono dei presagi nefasti o l’inizio di una nuova era? Le colonne della mia vita informatica e sociale stanno tremando.
In attesa di rivedere l’amata hostess sovietica, aspettiamo con fremito e un po’ di ansia il ritorno del nostro eroe.
Va bene stare qualche minuto senza Google, ma Suz no, Suz è inalienabile. Come l’Helianthus tuberosus per la bagnacauda.

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