Ma che senso ha soffrir per Luna Rossa?

PradaIn effetti Winston ha ragione. “Sticazzi” direbbe lui.
Ma che senso ha soffrir per Luna Rossa? Barche di miliardari con sponsor da milioni di euro che si fronteggiano in un mare pieno di barchette di fotografi e di gente piena di soldi che da mesi dice nelle varie riviste patinate: “io sarò a Valencia per la Vuitton”. Gente tipo la Arcuri o Costantino, per intenderci.
Io seguivo Luna Rossa, e prima ancora il Moro di Venezia, ma ero incuriosito solo dal fatto che non gliene fregava niente a nessuno (la davano su TMC e poi su La7). Trasmettevano le regate di notte (era in Nuova Zelanda) e non mi sembrava uno sport, ma un mondo a parte, fatto di cose incomprensibili e mare. E io adoro il mare.
Ora… Concordo con Winston – ma che te frega de Prada! – dice lui. E io aggiungo… Bertelli (il signor Prada) è anche tremendamente antipatico e Francesco De Angelis, lo skipper, è il napoletano, meno napoletano che ci sia al mondo. Per fargli dire una frase bisogna invocare tutti i Santi e generalmente quando parla concede al popolo un misero monosillabo in stile Zoff dei bei tempi.

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Il dramma delle lettere accentate

Ultimamente molti amici blogger si sono cimentati in rocamboleschi passaggi di server o di versione di WordPress e hanno dovuto combattere (senza risultati positivi) con le lettere accentate (non UTF 8).
Io, qualche mese fa, avevo combattuto con lo stesso problema, trovando, dopo varie peripezie, la soluzione.

Questo è il post che ne parla. Ma se non è chiaro, contattatemi anche via Skype o Twitter.
Spero di esser stato utile a qualcuno.

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Torino non si ferma mai

“Torino non si ferma mai”, questo era il claim con il quale la nostra città si annunciava al mondo per le Olimpiadi.
Mi sembra che in effetti Torino abbia preso la giusta strada (dopo qualche capitombolo) per diventare una metropoli europea in grado di fornire offerta turistica di notevole qualità al pari di grandi e rinomate città che da sempre vivono di turismo e di cultura.
L’offerta culturale di Torino è superba e vastissima e ormai nelle strade della nostra città è facile trovare turisti come a Roma, Firenze o Venezia a tutte le ore del giorno e dovunque. I dehor dei bar sono affollati di turisti stranieri e chi viene anche solo un week end torna a casa consigliando Torino come meta ideale per brevi vacanze e soggiorni culturali conditi di valori storici, eno-gastronomici, in un ambiente ricco di verde e di occasioni di svago e tranquillità.

In questo weekend segnalo l’apertura della nuova, ma “storica”, caffetteria reale, nel Palazzo Reale con affaccio sulla Piazzetta Reale e su Piazza del Duomo (è quasi un museo a vedere le immagini). Andrò oggi pomeriggio per godermi un po’ di tranquillità.

Per la serata consiglio la mostra della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in via Modane, nei pressi della Fontana di Merz (zona Crocetta/San Paolo). La mostra è intitolata “Silenzio, una mostra da ascoltare” ed è assolutamente da vedere, anzi… da ascoltare. Mi attira il performer inglese che canta e suona la chitarra appeso a testa in giù.

Se volete vedere le foto aggiornate di Torino > Flickr Torino Group.

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Microsoft Surface

MS SurfaceMa siamo così sicuri che alla fine non compaia sul tavolo del Surface anche una bella schermata blu? “Error 458901k vattellapesca” o “il Tavolo ha commesso un errore irreversibile e verrà terminato”. A me un po’ monta l’angoscia.
Già mi immagino il simpatico “Assistente da Tavolo” a forma di vaso dei fiori con gli occhietti che gironzola per casa dicendomi: “non sai come ritagliare una foto? cliccami!”… io un po’ di timore ce l’ho.
E se la donna delle pulizie mi pulisce il surface con il Pronto Mobili lasciandomi i soliti alonazzi come fa ora con il monitor del desktop (in stile “leccata di mucca”)?
Son cose.

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Avviso agli studenti

Anche quest’anno ho finito il corso. Alcuni studenti mi leggono (anche se non commentano) e approfitto quindi di questo spazio informale per ringraziarvi delle presenza (che quest’anno era obbligatoria) e della partecipazione. Molti di voi hanno resistito al sonno e al caldo. Chi dormiva lo ha fatto in modo composto ed educato. Avviso chi mi ha chiesto la tesi già alla prima lezione che non gliela concederò mai, perché sono stronzo e anche pigro.
Nel mentre, se proprio dovete è meglio che vi prepariate bene per gli esami perché quest’anno non ho voglia di stare ad ascoltare i vostri “uhm”, “ehm”, “mah”… e sappiate che se vi rifilo senza che ve ne accorgiate un 23 (un numero che detesto) è colpa di un vostro collega che lo scorso anno ha impiegato un quarto d’ora per spiegarmi cosa è il web, per poi concludere che forse si trattava di una “ragnatela”.
Ah, un’ultima cosa. All’appello quando vi chiedo il libretto è perché ho già deciso il voto, quindi stop, non aggiungete nulla, state calmi, di solito con un’ultima frase vi abbassate da soli il voto senza neanche saperlo.

(è un post ironico, non mi sguinzagliate dietro il Preside, grazie)

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