Variazioni allegoriche

Leggo su un muro di una casa arrivando a Savona con il treno:

“3 metri sopra il cielo? 3 metri dentro il culo”

Variante allegorica di qualche innamorato/a deluso/a, semplice esternazione di un non estimatore del Moccia o promozione di un nuovo film porno?

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Una grande democrazia

“Abbiamo un paio di problemi.. “, confessa.
Sentiamo, lo incalza Ford.
“Uno con il Congresso, che vuol farmi deporre sotto giuramento, e io ho scoperto che in questa agenzia [la Cia] in questi 25 anni sono state fatte cose che non avremmo dovuto fare. Abbiamo infiltrato organizzazioni… Prodotto passaporti e certificati di nascita falsi. Che hanno fatto molto arrabbiare il Dipartimento di Stato”.
“Di quante persone parliamo?”
“Ummm, fra tutte, diciamo diecimila… Ma nel 1974 abbiamo smesso”, si pente Colby promettendo di non farlo più.

Svelati (parte) dei segreti CIA fino al 1975.
Non voglio pensare cosa leggeranno i nostri nipoti (forse) del periodo 2000-2010.

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Viva la rete sociale, viva la blogcrikka

Ieri ho incontrato due cari amici ed ero goduto dal livello di familiarità che si può avere con persone che si conoscono più in rete che nella vita reale, i momenti di incontro dal “vivo” danno sempre un bel po’ di soddisfazioni, è come rivedere un caro amico dopo mesi di vacanze o dopo un anno sabbatico, mentre mezz’ora prima, in realtà, stavi chattando con lui su Skype o sul Twitter. Tutto questo ha del misterioso, e alcuni direbbero anche del patologico. Ma in realtà chi dice che questa cosa è anomala non sa cosa sia una rete sociale e vive, di fatto, al 50% delle sue possibilità proprio per questo. Noi non ci chiudiamo nei nostri browser, noi ci apriamo al mondo. E quando ci incontriamo dal vivo abbiamo il doppio della soddisfazione di chi vive solo in modo analogico. Ma lungi da me fare delle critiche a chi “non pratica”, io sono sempre per il “vivi e lascia vivere”. Altri no.

In sostanza lancio ieri sera (ma già nel pomeriggio su Twitter) una proposta che i due accettano con entusiasmo. Facciamo una cricca! Ehhhh?? Si. Vediamoci. Ehhhhh?
Sono stufo di sentire gente che mi dice: “Peccato non ci si vede mai!”. Poi magari viviamo nella stessa città e ci incontriamo a 400 km di distanza ad un convegno o a un Barcamp.

Quindi. Una cena della blogcrikka torinese (ma aperta a chiunque) una volta al mese. Locale da definire di volta in volta anche se sarebbe meglio avere un covo.
Quindi, aderite e aiutateci a trovare il dove, ovviamente il come e il perché ce li facciamo venire in mente durante e dopo.
Primo appuntamento: il prossimo giovedi sera per la GiapuBlogCena. Ristorante giapponese da identificare, ma si accettano ovviamente consigli. L’invito è esteso alla cricca cuneese, genovese, e granata ovviamente.
Una speranza, priva di secondi fini: non finire a far cene solo tra maschietti geek, vogliamo esponenti del gentil sesso!!!

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Il blog è roba da Uomini

uomo e donnaSi, è la nostra rivincita. Noi non abbiamo negozi di scarpe decenti, noi siamo sempre nell’angolo oscuro delle boutique, noi abbiamo sempre pagato per entrare in discoteca (ma quando mai?), noi non abbiamo riviste serie dedicate a noi (se non cose imbarazzanti come FORMEN). Noi maschietti non possiamo dir nulla per matrimoni e bambini, ma Noi maschietti siamo i Padroni della Politica (anche in formazioni nuove come il Partito Democratico le donne sono rarissime) e dei blog.
Si, le donne blogger non contano, quasi non esistono, non parlano mai ai convegni e addirittura si sono organizzate un BarCamp da sole per poi trovarsi circondate da decine di Uomini.

Si, questo emerge da una mia lunga ricerca scientifica, in cui ho intervistato molti blogger (me stesso, due volte) e ho analizzato molte classifiche (due) di blog nostrani. E poi nella Net TV non si è ancora vista una femminuccia. Quindi sentenzio che il blog è roba da veri Uomini. Stop. Non c’è storia. Le donne ai fornelli, dal parrucchiere e in giro a guidar male!

Domani organizzo una Conferenza Stampa per parlare di questo sul tetto della Mole. Siete invitati, ma solo se siete Uomini. Ma vi anticipo che:
La prima blogger donna in classifica non commerciale BlogBabel (escludendo i multiblog come Grazia e Marketing Route) è Mafe De Baggis che oggi era 39esima (anche se ha un blog in condivisione con un Uomo e che Uomo, ma che dico Uomo, Vanz) e poi troviamo Orientalia4all (47esima) e distaccata di un po’ c’è la grande e saggia Placida che è già fuori dalla Top50 assestata al 53esimo posto.
Seguono lontane Delymyth, Dandyina e Catepol. Nelle nuova classifica di Wikio.it le donne nelle prime 50 posizioni (escludendo multiblog e nanopublishing) sono inesistenti.

Quindi facciamocene una ragione, fatevene una ragione. Il blog è roba da Uomini.

Ovviamente il post è scherzoso e ironico. Niente graffi e colpi di rossetto sul monitor…

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A Torino, aspettando il monsone

Scrivo da casa, in un’ora un po’ insolita. Di solito sono in ufficio, oggi sono a casa, in malattia. Ma sto abbastanza bene, diciamo che soffro un po’ di stanchezza e di effetti nefasti del condizionamento degli ambienti. Il caldo-freddo-caldo mi ha spezzato un po’ il fisico, che ora è quello di un decadente trentacinquenne, quindi devo stare accorto. Approfitto della rediviva ADSL e scrivo di corsa perché potrebbe morire da un momento all’altro.

Ieri torno dal lavoro e vengo colpito da un tremendo temporale torrenziale monsonico, che oltre a rendermi difficile l’ingresso nel garage (non vedevo il cancello di casa mia a 2 mt di distanza) sotto un bombardamento di chicchi di grandine grossi come ciliege, ha causato una semi distruzione dei nostri pomodorini. Sigh. Vi risparmio le immagini perché sono strazianti. Ho trovato 3 piantine con relativi pomodorini a terra e per me è stato un duro colpo. Ma mi sono ripreso e oggi attendo l’arrivo del nuovo fortunale (uno a sera da dieci giorni, pioverà anche stasera) dopo aver provveduto a mettere al riparo le sacre piantine. Anche se credo che siano traumatizzate, domani doppia dose di fertilizzante al sangue di bue.

Mole su SLCi sono molte cose che vorrei dire. Ma non ho voglia e non ho molto tempo per farlo. Devo correre ad un aperitivo con Mr Bloggante e Sir Arsenio e sono già depresso per la mole di caldo che prenderò nel tragitto.

Vi dico solo che sono contento di Walter (Veltroni) che scende in campo come leader del PD (sperando che sia libero e non compresso dai partiti, ma dubito fortemente) e che il Toro stia comprando giocatori come se piovesse e la cosa mi fa uno strano effetto. Non è da Toro tutta questa furia sul mercato. Speruma bin.

Saluto affettuosi da Torino, la città del monsone (ora anche su Second Life).

Appello: Organizziamo una bella cena / aperitivo giapponese a Torino con gli amici Piemontesi, Liguri e Lombardi (ma anche Valdostani, massì) la prossima settimana? Si raccolgono idee e adesioni.
La serata sarà denominata: Giapu-Blog-Cena (alla faccia del buon gusto e dell’originalità).

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Indignazione di una insegnante. Ricevo e pubblico.

Ricevo e pubblico la lettera indignata di un’insegnante di Italiano e non commento:

Egregio Direttore,

 

siamo caduti dalla padella alla brace! Che VERGOGNA! Stamani le tracce di Italiano dell’Esame di Stato hanno coperto di ridicolo il Ministero della Pubblica Istruzione che, dopo il gravissimo errore commesso dal precedente Governo tre anni fa, immemore degli sbagli altrui, ha riproposto, per l’analisi del testo, un canto del Paradiso di Dante. Come è possibile che gli esperti ministeriali non conoscano i Programmi ministeriali della scuola italiana? Sono una docente di Italiano della scuola superiore di questa Italia divenuta ridicola e risibile. Tre anni fa esternai la mia indignazione ai giornali nazionali e all’allora ministra Moratti. Speravamo, noi docenti, che qualcosa fosse cambiato e che il nuovo rigore richiesto fosse esteso anche agli esperti ministeriali e al ministro stesso. Le cantiche della Divina Commedia si studiano, anno per anno, SOLO NEI LICEI! Maledizione, questi programmi sono legge dello Stato italiano. Negli Istituti Tecnici (tutti!), negli Istituti d’Arte, negli Istituti Professionali (tutti!), cioè nei tre quarti delle scuole italiane, dove ci sono solo tre ore settimanali di Italiano nelle classi del triennio, non si insegna, ripeto, non si insegna la lettura delle cantiche e dei canti della Divina Commedia ma si insegna Dante al terzo anno con qualche lettura antologica del poema. Mi aspetto che l’imbecille di turno possa obiettare sostenendo che vi sono le altre tracce. Per questo ho detto “imbecille”. Perché si tratta di razzismo e si tratta soprattutto della negazione di un diritto, quello cioè di avere le stesse possibilità degli studenti liceali di svolgere l’analisi del testo.

Come docente di Italiano e come cittadina italiana invito tutti coloro che stanno svolgendo la prova d’esame a chiedere alla magistratura di invalidare la stessa per palese difformità con le leggi dello Stato e per ingiustificato razzismo nei confronti degli studenti non liceali.

Grata per quanto farà, la saluto cordialmente.

 

Nadia Verdile
Docente di Italiano e Storia
Istituto Statale d’Arte “San Leucio” – Caserta

 

 

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