Usain Bolt positivo al doping

Bolt

Anticipo una notizia che sappiamo già tutti no?
In forte sospetto di doping l’intera squadra Giamaicana, il 98% degli atleti cinesi e il mitico Phelps… La cui urina sarà usata come nuovo biocarburante dalla Tamoil.

Belli i tempi in cui Calvin Smith arrivava al traguardo (almeno) sudato e Carl Lewis quasi spettinato…

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15 commenti

  1. per ora gli atleti dopati li avevamo noi in italia, e per fortuna ce ne siamo accorti prima di spedirli in cina.

    forse è perchè al doping noi siamo abituati più degli altri e da molto più tempo ci viene naturale di pensar male anche dei nostri avversari più bravi di noi.

    comunque Bolt si chiama Usain…con la N.

  2. spero veramente che tu abbia torto… ps la tamoil fino a qualche anno aveva puntato sulla nostra città sponda gobba! (vedi anche lo sponsor)

  3. Beh, lui è il più forte con o senza bombe, anche se fosse dopato (a quei livelli nessuno sano di mente metterebbe la mano sul fuoco per la pulizia di un’atleta) la differenza tra lui e gli altri non sta di certo in quello che si fa in vena…un’atleta di quella portata non viene su “solo” con il doping.

    E comunque tra la gente comune ci sono molte convinzioni sbagliate riguardo al doping…non è che ti dopi e vai più veloce, col doping migliori i tempi di recupero permettendo di aumentare il volume di lavoro, ma il mazzo te lo fai fai comunque, e devi essere lo stesso forte altrimenti non vai da nessuna parte.

    Ricordate Johnson? E’ ricordato da tutti come il dopato dell’atletica, lui il cattivo e Lewis il buono…in realtà i dubbi ci sono eccome anche su Carl Lewis. Per carità, Lewis è ancora il più grande atleta di tutti i tempi, ma sui 100m Big Ben era superiore, e non solo grazie al doping…è stato additato da tutti, ma pochi sanno che il suo allenatore oltre a doparlo lo allenava benissimo e ha portato le tecniche di allenamento a livelli sublimi, infatti tutte le scuole di velocità odierne che ottengono risultati (quindi l’europa lasciamola stare :-)) si rifanno al suo sistema di allenamento…al 99% anche la Jamaica.

    Ciao

  4. Dove ho scritto che il doping è positivo?

    Il doping è sempre una piaga…volevo far notare soltanto che spesso viene additato il dopato che arriva primo quando in realtà i dopati stanno anche anche nelle flie di dietro, e anche a livello nazionale o addirittura regionale, e che in un sistema dove si dopano tutti alla fine se uno è il più forte vince lo stesso.

    Oh, non è una giustificazione, il doping è sempre doping.

  5. FINO A CHE IL LABORATORIO NON RISCONTRA SOSTANZE PROIBITE NEI CAMPIONI BIOLOGICI NON ESISTE POSITIVITA’.FORSE NON AVETE IDEA DEL LIVELLO QUALITATIVO DELLE INDAGINI FATTE IN E FUORI COMPETIZIONE: DOCUMENTATEVI PRIMA DI SCRIVERE TANTO PER MUOVERE LE DITA.SAPRETE COSI’ CHE LA WADA EFFETTUA CONTROLLI A SORPRESA A TUTTE LE ORE,ANCHE A CASA DEGLI ATLETI E CHE I LABORATORI ACCREDITATI DALLA STESSA WADA SONO LO STATO DELL’ARTE.NON DICO CHE GLI ATLETI NON CI PROVINO, MA ESISTE CHI LAVORA PER NON FARCELI PROVARE.

  6. Monica, viviamo nel mondo dei sogni.
    Ho fatto atletica in modo semi-serio e nel nostro piccolo mondo si vedeva di tutto.
    In ogni caso io non credo ai fenomeni.

  7. Non prendiamoci in giro: analisi e controanalisi sono serie? Sicuramente nelle intenzioni, sì. Poi c’è chi decide come, dove e quando prendere i campioni, a chi far riempire le provette dei “campioni”…
    Volete forse credere che quando beccano qualcono positivo fosse la prima volta che si dopava? O che non avesse mai subito controlli?
    Le federazioni sanno benissimo chi fa uso e di quali sostanze. Spesso consigliano anche di non “esagerare”, come successe con Pantani, avvertito prima dei suoi exploit al giro.
    Mi fa tenerezza vedere che qualcuno crede allo sport pulito, al fatto che esistano solo poche “mele marce” in un mare di sportivi seri e campioni. Purtroppo tutto il mondo è paese: gli atleti vogliono vincere, il pubblico si vuole divertire, gli organizzatori vogliono spettacolo.
    Peccato che gli atleti siano solo persone e non possano fare prestazioni spettacolari senza aiutini.
    Basta credere alle favole e, soprattutto, basta col finto garantismo del “tutti innocenti fino a prova contraria”. Ci fossero più sospetti di fronte a cose tanto plateali, magari ci sarebbero meno persone deluse dal Pirata di turno o gente che smette di credere nello sport perchè scopre che il proprio idolo era dopato da una vita…

  8. Per quanto riguarda i controlli antidoping delle olimpiadi 2008 leggetevi questo articolo :

    http://www.sportpro.it/doping/news/2008/08.htm#FORNIVA

    I “prodotti” che non venivano beccati per via dell’arretratezza dei controlli del CIO sono davvero tante,come dice nell’articolo centinaia.Tra questi alcuni molto famosi come l’epo di terza generazione,che nel tour è stato riscontrato a diversi ciclisti tra cui Riccò.
    Quindi sapendo che non veniva scoperto dai controlli,vuoi che negli sport in cui è utile alla prestazione,non sia stato usato?

  9. Caro amico,
    vedo che ci hai preso in parte,in effetti Calvin Smith fu uno di quei campione puliti di cui gli USA possano vantarsi,ma anche loro come i paesi dell’est hanno preferito i loschi Carl Lewis,Jackye Joyner e Florence Griffith.
    D’altronde nei 100 metri a Seoul 1988 Calvin Smith arrivo’ quarto dietro a Ben Johnson,Carl Lewis e Linford Christie che erano dopati,ma solo uno,il primo, pago’ per tutti.
    Allora c’era la scusa dei due blocchi,ma oggi…..contano solo la fame sfrenata di soldi e potere.