Robert Mapplethorpe, non solo cazzi…

Mapplethorpe - fotoVisito domenica la mostra di Robert Mapplethorpe alla Promotrice delle Belle Arti di Torino.
Grande mostra per un fotografo grandissimo e particolare.
Io lo conoscevo solo per alcune foto famose famose, qualche seminudo, qualche nudo, qualche bel ritratto. Qualche faccia nota.
Scopro un autore profondo, a tratti drammatico, mai pornografico anche nelle immagini forti, anche in quelle nascoste nella sala dei teli neri (un po’ stupida e perbenista). Scopro persone curiose di tutti i tipi, di tutte le età, di tutti i generi, affrontare le foto con un po’ di timidezza, a tratti con un pizzico di distacco davanti ai grossi membri maschili (cazzi) dalle dimensioni quasi innaturali. Qualche risata, qualche sguardo di complicità. Ma poi tanta ammirazione per foto di bellezza insolita, di non facile lettura. Esplicite ma mai banali quando parlano di sesso e di provocazione. Un mondo, quello degli anni ’70 che queste foto aiutano a raccontare meglio, anche nella perversione e nell’eccentricità di un maestro indiscusso e in parte sconosciuto.

Io ho apprezzato molto una delle poche foto a colori, un tulipano rosso con gambo verde. Tanto realistico da sembrare finto. Una provocazione nella provocazione.
Ma quando si provoca è solo per parlare di cose serie, il più delle volte. E soprattutto normali.

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9 commenti

  1. Ho visto il tuo consiglio a suz sul vecchio blog.
    C’e’ un plugin per wordpress che “Offusca” le email, vedi se puo’ servire.
    http://www.ajaydsouza.com/wordpress/plugins/transpose-email-plugin/

    Come misura piu’ grezza, creare una casella su gmail che inoltra la posta sull’email regolare.
    I messaggi che marca come “SPAM” non vengono inoltrati.

    Altra cosa: il captcha qua sotto e’ una rottura. Ti consiglio di provare a mettere Spam karma 2 che filtra la maggior parte dello spam in automatico e fa uscire un captcha solo quando e’ in dubbio.

  2. bella eh la mostra? io ho preso anche il catalogo…
    ne ho parlato anche io sul blog ma in definitiva sostengo che la sala coi teli neri non doveva essere “riservata agli adulti” bensì “sconsigliata a maschi adulti con l’invidia del pene (di Thomas)”… e che cazzo! (è proprio il caso di dirlo)
    comunque impressionante uno degli ultimi autoritratti con il teschio… angoscia pura

  3. W THOMAS!!!!!!
    😀

    Penso che in effetti la sala dei teli neri dovrebbe essere preceduta dalla scritta suggerita nel commento precedente (non che nel resto della mostra il caro Thomas ne esca sminuito, eh). La cosa divertente è stato vedere i signori che si atteggiavano ad assoluti estimatori di arte e quindi incolumi da turbamenti di fronte a immagini che in alcuni casi possono violare dei tabù, assolutamente imbarazzati. Suvvia! Non vi sentite in colpa se ha reso su carta fotografica (da artista), una delle vostre perversioni o ha scatenato la vostra curiosità…that’s art!
    😉

    Io un paio di curiosità su Thomas le avrei e come!
    😀