Se qualche anno fa avessero istituito delle classi separate per bambini intelligenti e per bambini poco dotati.
Cota lo avrebbero messo in bagno.
Ma perché non vi dichiarate, ma perché non fate outing?
Dai. Siate onesti. Dite che odiate tutta ‘sta gente colorata. Dite che vi dan fastidio i terroni. Non fatelo solo nei bar di Provincia o nei vostri convegni celtici. Alzatevi dai banchi del governo e urlatelo…
Dopo vi sentirete molto meglio.
10 commenti
Ma perchè non gli forniamo una damigiana di barbera e una bell’auto tedesca così può emulare l’austriaco razzista ?! Io fornisco il barbera 🙂
Cacchio e la mozione è pure passata! Questa non la sapevo. I media in mano al nano ormai fanno passare alla massa cosa vogliono. E’ una cosa scandalosa questa delle classi “di inserimento”. Dice che a te, solo a te, che sei nero, ti fanno un test di intelligenza. Se non vai bene vai in categoria più bassa, perchè dice che se no dai fastidio agli altri, che non apprendono bene se ci sei tu.
Io dalla notte dei tempi mi ricordo che nelle mie classi c’è sempre stato il testa di cazzo al quale non c’era verso di insegnare nulla. E non era nero.
Non passa giorno che non auguri a Bossi qualche ictus, ciò non toglie non ho nessunissimo problema nel direche le classi ponte le trovi giuste, utili e molto importanti per l’integrazione – facendomi girare le palle che tal proposta provenga proprio dalla Lega. Poi fai te a classificarmi.
Paul forse non hai letto bene la proposta…
Axell, tu che proporresti?
Caro Paul, non so.
Mia nonna diceva sempre “se dividi non unisci”.
Forse un corso parallelo per i bimbi che non sanno l’italiano non sarebbe male.
Ricordati che negli anni 50 e 60 molti bambini della provincia non sapevano parlare italiano a 6 anni, ma solo il dialetto…
la proposta avrebbe dovuto essere piuttosto al contrario: un massimo di 3-4 bambini stranieri per classe, in modo che i pochi potessero imparare dai molti.
Come credano possa imparare l’italiano un bambino straniero in una classe di altri stranieri con cui non condivide nemmeno la lingua madre? Magari tra le attività didattiche inseriamo anche “costruzione di torri”, e poi abbiamo tutto.
Quoto Dedra, soprattutto perché effettivamente è assurdo fare classi di stranieri che spesso non parlano nemmeno la stessa lingua. Mia figlia ha in classe tre bimbi stranieri che ad inizio anno (triennio di materna) non parlavano una parola di italiano: adesso sanno anche il dialetto. Non riusciremo mai a insegnare l’italiano agli stranieri se li metti in una classe di stranieri: c’è poco da fare, vanno inseriti assieme agli altri.
@Axell
posso rubartela? è fenomenale 😛
ops Degra, non Dedra. Pardon
jack ruba pure…