Credo che l’autobus abbia sbagliato fermata oppure sono io che non ho voluto scendere alla solita, quella di tutti i giorni. Mi muovo in un quartiere nuovo, diverso, le case sono piccole e uguali e i giardini ben curati. Il Viale è ingiallito e le foglie coprono la strada in modo ordinato. Il vetro alla mia destra è appannato. Con la mano provo a creare una finestra come facevo da bambino. La signora di fianco ha la borsa della spesa piena di frutta e di coloratissimi peperoni rossi, il suo cappotto sa di naftalina, ma non da fastidio. Ha gli occhi piccoli, intensi e teneri. Vedo gente che parla fuori sui marciapiedi ed il rumore del motore copre tutto e anche i battiti del mio cuore che diventano piu’ forti ogni volta che ci fermiamo e poi ripartiamo e io non scendo. Continuo. E’ una bella giornata di autunno. Fuori fa appena freddo. E c’è tanta luce.
(a richiesta ripubblico questo post di tanti mesi fa)
6 commenti
A richiesta? però…(!)
smettiamola di sniffare colla, eh!
meritava davvero un bis!? 🙂
Quando si dice catturare l’essenza.
🙂
grazie
(oh, ma tu lo sopporti ancora quello sopra?) 😉
:))
thanks