In un mondo perfetto

Chi parcheggia all’incrocio di una strada perde oltre alla patente per un anno anche un bel pezzo di dignità (se ne ha) con il ripristino della gogna.

I produttori di generi alimentari (e non solo) che incartano i loro prodotti in plastica + carta + cartone vengono messi al bando da una authority seria anti inquinamento.

I Comuni che fanno pagare 2.10 euro un’ora di parcheggio offrono servizi bellissimi, tra cui il cinema gratis e uno sconto sull’ICI.

Un politicante di destra beccato al telefono a disquisire di raccomandazioni e compra vendita di senatori finisce in esilio a vita.

Chi viene beccato a non pagare le tasse viene messo ai lavori sociali per almeno 2 anni.

I ragazzi che non sanno chi è Napoleone o perché esiste il giorno e la notte vengono bocciati alle elementari.

I datori di lavoro che non mettono in sicurezza gli impianti vengono messi in galera per 10 anni ogni volta che qualcuno si fa male seriamente sul luogo di lavoro. Se qualcuno perde la vita, l’impianto viene confiscato e i datori di lavoro condannati per omicidio volontario.

Chi acquista un albero vero invece che un albero ecologico paga l’albero vero 1000 euro in tasse.
Se non lo ripianta sano dopo Natale ne paga altri 1000.

Le industrie automobilistiche iniziano a produrre auto ecologiche (ad esempio ad alcol o a idrogeno); le auto a benzina o gasolio vengono tassate del 4000%… (sia al produttore sia al consumatore).

I Parlamentari condannati in via definitiva si dimettono e non si possono più candidare.

I saldi nei negozi sono vietati.

Gli spot degli operatori telefonici a Natale sono vietati.

Enrico Papi è costretto a lavorare veramente.

Se un treno si ferma nella neve per 12 ore non viene proposto ai malcapitati un risarcimento di 800 euro, ma un viaggio gratuito al mese per sempre e il responsabile del disservizio viene sospeso per sei mesi.

Gli Indiani si riappropriano dei loro territori e dei loro diritti.

L’occupazione dell’Iraq finisce e gli alleati sono condannati a pagare per i danni di guerra e per lo sterminio di civili causato dal conflitto.

L’Italia si dota di una legge elettorale decente.

La RAI diventa una TV di pubblica utilità.

Il caso dell’omicidio della povera Meredith viene alienato da tutti i notiziari, insieme al delitto di Cogne e a quello di Garlasco.

Il Giappone e la Norvegia lasciano in pace le povere balene.

Il Grande Fratello non viene più trasmesso.

(si lo so … ogni tanto sono un po’ esagerato, ma mi giran le palle, mi sfogo prima di Natale, così poi sono più buono).

Share

Ti potrebbe piacere anche...

12 commenti

  1. esagerare? ma anche no!

    per esempio io aggiungeri che in un mondo perfetto cani e porci non potrebbero fare i giornalisti e, in generale, nessuno potrebbe improvvisarsi ciò che non è, ed estenderei il primo punto a molti altri obbrobri stradali.

    Non so perchè, ma io verso Natale sono molto più cattivo ed intollerante verso il resto del mondo…

  2. in un mondo perfetto lavoreremmo tutti 4 ore al giorno, ed avremmo più tempo per noi stessi e le nostre famiglie. chissenefrega se si produrrebbe di meno.

    in un mondo perfetto gli orientamenti sessuali di un individuo non contribuirebbero ad aumentarne la notorietà.

    in un mondo perfetto un bastardo che ha travolto 4 ragazzi non firmerebbe orologi e profumi e non scriverebbe libri. verrebbe rinchiuso per 72 anni in un buco. pane ad acqua.

    in un mondo perfetto troppo computer non farebbe venire mal di testa e non arrecherebbe danni alla vista.

    …..queste le quattro cose che mi sentivo di aggiungere….

  3. Un mondo perfetto?
    Io non aspirerei a tanto.
    Mi basterebbe un mondo “normale”, dove – per le cose che dici – non dovremmo neanche farci girare le palle.
    Comunque, auguri!

  4. IN UN MONDO PERFETTO

    Una moneta per favore, che Dio vi benedica!

    Puzzi.
    Ma perchè non ti lavi?
    Ti piace puzzare, vero?
    Scendi che qui non si possono manco aprire i finestrini!
    SCENDI!
    PUZZI!
    SCENDI!
    Urlava e mi guardavano tutti.
    Una vecchia pazza?
    No, macchè!
    Una ragazzina.
    Una tutta truccata, con l’iPod nelle orecchie a tutto volume.
    Seduta le si vedeva il tanga dai jeans a vita bassa, e pure metà sedere.
    Una stronzetta.
    Ma che dovevo fare?
    Mica posso farmi i problemi!
    Se ero in Romania, le strappavo tutti i capelli e la prendevo pure a calci.

    Una moneta per favore, che Dio vi benedica!

    Ora?
    Sono alla stazione centrale, sulla solita cassetta di plastica di quelle per la frutta.
    Vedo solo le gambe della gente che mi passa davanti, senza quasi accorgersi di me.

    Una moneta per favore, che Dio vi benedica!

    Perchè stai qui a stressare la gente con la tua nenia fasulla!
    Ma che problemi di salute?!
    Voi zingari siete la razza più malata e sfigata del mondo?
    Siete tutti tanto poveri.
    State tutti male
    E’ mai possibile che vi succedono tutte a voi le tragedie più assurde e inverosimili?
    Ma dai, falla finita e vai a lavorare!
    Oppure tornatene al Paese tuo, così vedi tu lì quanti calci in XXXX ti danno se vai a chiedere l’elemosina.

    Una moneta per favore, che Dio vi benedica!

    Ti dò 20 euro.
    No. Solo 20.
    E manco li vali, ma mi fai pena.
    E che mi frega?
    Io non sono mica geloso!
    Andiamo un momento nel bagno di quel bar.
    Prima entro io e ti aspetto lì.
    Il bagno è nel seminterrato.
    La cassa e il bancone sono lontani.
    In mezzo ci sono altre uscite e dei tavolini con un gran via vai di gente.
    Non ci noterà nessuno.

    Una moneta per favore, che Dio vi benedica!

    Penso che se qualcuno mi desse una moneta da 2 euro sarebbe come vedere Dio.
    Ma quei pochi che mi notano, mi danno pochi centesimi e si aspettano pure dei ringraziamenti e che gli sorrida!
    Intanto qui fa un freddo cane e non mi bastano i centesi per un cappuccino bello caldo!
    La fine di chi?
    Ah, la piccola fiammiferaia?
    Sì, l’hai letta tu ai miei bambini.
    Me la ricordo.
    Ma sì!
    Accendendosi uno dopo l’altro i fiammiferi che non è riuscita a vendere, riesce a vedere in quella piccola e breve luce calda tutti i suoi sogni, uno dopo l’altro.
    Un fiammifero dopo l’altro.
    E alla mattina la trovano morta congelata, ma con un lieve sorriso sul suo piccolo volto.
    L’ultimo sogno che aveva fatto era stato di riunirsi alla sua famiglia e di festeggiare il Natale con loro in una bella casa col caminetto acceso, la tavola imbandita ed un albero pieno di regali.
    Ma no, che non muoio!
    E comunque, meglio vivere di speranza e morire con la speranza nel cuore, come lei, piuttosto che vivere disperati per tutta la vita e morire altrettanto disperati.
    Ehhh.
    Ma questa storia non la raccontano più nelle scuole?
    E già, ormai è passta di moda.
    Sì, è meglio Harry Potter!
    Sì anche quest’anno andranno alla scuola della pace, così per magia si trasformaranno in bambini veri.
    Niente!
    Solo disegnano e imparano canzoncine stupide in inglese.
    Sì, più o meno come l’anno scorso, credo.
    Beh, almeno si divertono e ci vanno volentieri.
    Tanto poi tutto quello che gli servirà davvero nella vita, lo imparano da me, mica da quelli!
    E tu dove sei?
    Allora ci vediamo dopo al campo.
    Mi sei mancata.
    Ma dico davvero, sai?

    Documenti?

    No, non ce l’ho. Perchè?
    No, non vorrei venire con voi.
    Devo fare soldi per i miei figli.
    Lasciatemi qua per favore!
    Sono piccoli ma devono magiare pure loro, no?
    Adesso sono a scuola.
    Vi prego tanto.
    No, non ce l’ho un lavoro.
    Abito al campo.
    Ma no, non ce l’ho la residenza lì perchè lì non si può fare.
    E comunque io la residenza ce l’ho al mio Paese.
    In Romania.
    No, non ho casa neanche lì, ma sto da mia suocera, quando si può.
    E quando non si può, vengo qua.
    Ha altri sette figli, tutti senza casa.
    In Germania.
    In Francia.
    In Irlanda.
    Siamo molto poveri e dobbiamo per forza andarcene in giro, se no muoriamo di fame.
    Vi prego, lasciatemi qua!
    Vi prego.
    Vengo più tardi con voi.
    Ora devo fare soldi.
    Vi prego.
    Se vengo ora con voi, quando torno, qua non ci sarà più così tanta gente e comunque escono da scuola i miei bambini.
    Prima delle quattro vengo a farmi identificare e poi vado a prenderli.
    Ma sì, vi giuro!
    Vi prego.
    Vi prego tanto.
    Grazie.
    Grazie mille!
    Che Dio vi benedica.
    Ci sei ancora?
    Sì, mentre parlavo con te sono arrivati i carabinieri.
    Sì, proprio adesso e mi volevano portare ad identificarmi!
    No, sono andati via, ma tornano sicuro.
    Sì, io tra poco vado via.
    Ehhh, magari 10 euro!
    Se hai la possibilità, magari!
    Sì, per favore.
    Grazie! Sei la mia vita!
    Che Dio ti benedica a te e alla tua famiglia!

    Un giorno dopo l’altro.
    Un fiammifero dopo l’altro.

    http://digilander.libero.it/frd74/zingari.htm