Cartella clinica

Giovedi sera, primi giramenti di testa. Non si sa se dovuti all’arrivo dell’influenza o se dovuti alla puntata noiosa di Lost appena vista, assolutamente stupida ed intelocutoria (diciamo che si son buttati via una puntata per farci capire che Hugo sull’isola non porta sfiga).

Venerdi. Febbre, tosse, raffreddore, qualche riga sopra 39. Forza di un lombrico ubriaco. Tachipirina, più strano farmaco omeopatico in micro granuli da tenere sotto la lingua.

Sabato, solo febbre, 39, 38, 37.8, 38, 39… Forza di un vecchietto di 80 anni, dopo partita di rugby. Mi perdo completamente Sanremo, ma mi godo un filmetto come “Una notte al Museo” che con Stiller lascia il segno, senza Stiller lascerebbe schifati.
Tachipirina a manetta.

Domenica mattina, 37.4 … palle a terra. Noia, noia, noia. Mi guardo allo specchio e assomiglio a Fra’ Cionfoli. E fuori una giornata di Primavera che sembra esser lì a deriderti e prenderti per il culo!
E non sono neanche riuscito a piantare il basilico e i pomodorini entro la luna crescente… Sob.

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