Paradossi italioti

vomitoLeggendo questo articolo di Mario Cervi ho avuto un attimo di straniamento.
Ma i giornalisti de Il Giornale scrivono sotto ipnosi?
Scrivono da ubriachi o sono dei comici fantastici?

Queste righe sono le più belle:

[…] Invece (non vorrei aver l’aria di ricalcare un’infelice battuta propagandistica di Follini) loro c’entrano e come. Hanno insegnato ai ragazzi – cui non par vero d’essere pappagalli – e ripetono loro stessi che il contribuente deve dare più soldi agli atenei. Secondo me, viste le dimensioni dello scandalo universitario, il ragionamento va rovesciato. Prima i rettori e i professori dimostrino di saper incidere con il bisturi sulle dilapidazioni che nelle università vengono perpetrate. Quando l’organismo in cancrena sarà stato risanato si potrà serenamente valutare quanti più quattrini sia possibile dargli (con questi chiari di luna pochi, comunque).[…] (i grassetti sono miei).

“Baroni e piloti, privilegiati in rivolta”, questo è il titolo del meraviglioso pezzo da prima pagina.

Ridurre solo a queste due categorie i “privilegiati” italiani è veramente un eccesso di ottimismo.
Leggere dalle righe del giornale di Silvio queste cose fa sorridere e incazzare allo stesso tempo.
Qualcuno diceva qualche giorno fa che siamo un paese di analfabeti dove il “falso in bilancio” è diventato una marachella. Siamo il paese del “lodo Alfano”, una chicca che lascia sbigottiti tutti gli osservatori internazionali, persino quelli di destra o di estrema destra.
Non ho grande simpatia per i piloti o per i baroni universitari, ma ho la sensazione che queste due categorie centrino poco. Ho la sensazione, ma magari mi sbaglio, che qui si vogliano nascondere due cose…

1) La faccenda Alitalia è stata trattata con superficialità e grande incapacità. E’ un dato di fatto. Lo dicono tutti, persino alcuni personaggi vicino a Re Silvio.
2) L’Università pubblica è sotto il mirino del governo, che invece di risanare taglia e umilia le centinaia di persone che “vivono” l’Università giorno dopo giorno, con onestà e passione. Sono tutti privilegiati. Studenti, ricercatori, insegnanti a contratto, operatori didattici, tutti.

L’idea che passa e non è una bella idea è che in Italia non sia consentito protestare.
Chi protesta contro la maggioranza non è più la voce della “minoranza”, ma un pericolo.
E questo mi mette molta paura.

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2 commenti

  1. Assieme a Afghanistan,Iran, Siria, Cuba e tutti gli altri paesi canaglia, tra un po metteranno anche l’Italia. Ma non lo farà l’America, ma bensì l’ONU, e questo ci seppellirà definitivamente nel terzo mondo. E il paradosso è che fondamentalmente lo meritiamo 🙁