Addio Piergiorgio

Riposa in pace come non hai potuto fare in questi ultimi 40 anni e in queste ultime due settimane.

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12 commenti

  1. Non è morto, è stato ucciso. Poi: che l’uccisione sia stata compassionevole, pietosa, giusta, è un’altra cosa. Ma dire è morto, è mascherare un pezzo di verità. Perchè allora tanta lotta, per dire che le cose sono andate a caso? Ogni cosa ha il suo nome. Questa cosa si chiama: morte durata 40 minuti. Non: è morto. Paolo G.

  2. beh, hanno fatto tanto casino per ottenere una legge che regolasse almeno il testamento biologico, e poi lo fanno fuori così?
    non solo rischiano la galera (e spero ci vadano), ma rischiano di mettere tutta l’opinione pubblica contro una geto di civiltà che sembrava ormai largamente condiviso, e di cui forse il parlamento si sarebbe apprestato a discutere.
    Per fare così, potevano staccare la spina subito, almeno Welby era in pace parecchio tempo fa…

  3. Degra: è esattamente il contrario. La sua morte – voluta da lui stesso – e il gesto con cui un medico rischia la galera per un principio (quello di decidere come vivere e come morire) sono stati un atto di protesta, un colpo di mano, un gesto rivoluzionario.
    Senza il quale questo paese ammorbato da una manica di mentecatti attaccati al crocifisso e che per questo si arroga il diritto di dirmi come devo vivere e come devo morire (quando io non mi sognerei mai di dirlo a loro) non avrebbe MAI affrontato il discorso del testamento biologico.
    Le dichiarazioni di oggi del governo sono state proprio queste: il caso Welby li ha spinti a dover affrontare al più presto la questione.

  4. No, Pedrita, in un paese come il nostro, il gesto estremo è malvisto.
    Quelli attaccati al crocifisso giustificavano l’essere contrari all’eutanasia dicendo che si volevano uccidere i malati e insinuando il dubbio che si sarebbero uccisi a caso indipendentemente dalla loro volontà.
    Welby è stato ucciso, e contro il parere di chi si stava un po’ allargando di vedute, e ha dato ragione a chi paventava proprio quello.
    Ora penso che nessuno vorrà più affrontare l’argomento, visto che hanno voluto esagerare.
    Se, invece, non avessero ceduto alla tentazione di renderlo un martire in quel modo, avrebbero potuto ottenere molto di più, e se fosse morto perchè i tempi si allungavano troppo, quello sì che lo avrebbe reso “martire” agli occhi di un paese dalla lacrima facile e dalle condanne ancora più facili…

  5. Abbiamo una persona che è attaccata ad un respiratore e immobilizzato da 10 anni in un letto.
    Chiede che gli venga interrotta la terapia (il respiratore è considerato terapia in Francia ad esempio).
    Mi sembra una cosa sensata.
    Di fronte alla sofferenza e al dolore bisognerebbe parlare meno e fare di più.
    Onore al medico coraggioso.

  6. Scusate, mi intrometto ancora (sono finito qui per caso…)e insisto: è stato ammazzato. 40 minuti di difficoltà respiratoria, riuscite a immaginare cosa siano? L’avete mai visto uno che agonizza in crisi repiratoria? Non è cosa da augurare a nessuno. Pensate che un sedativo o una sedazione basti? Certo, quello non poteva parlare, muoversi, dire no basta, e quindi. E’ stato ammazzato. Altro che buona morte. Buona notte. Cioè chissenefrega di quanto soffri, tanto è una battaglia (condivisa anche…). Soprattutto: tanto la pelle è tua.

  7. Lo ha chiesto lui.
    Direi che ne aveva tutto il diritto.
    Come aveva diretto ad un funerale cattolico…
    Uno che soffre per 40 anni di distrofia muscolare non si spaventa per una morte così veloce.
    Cmq a quanto pare (lo dice la moglie) il sedativo lo ha addormentato subito.
    Direi di chiudere qui.
    Addio Piergiorgio. Buon riposo.

  8. Pingback: unpirlaqualsiasi