L’ambasciatore Iracheno dell’ONU ha appena finito di dare un discorso, cammina fuori dalla sala e incontra il presidente Bush. Si danno la mano e mentre camminano l’Iracheno dice:
– “Sapete, ho una sola domanda da farvi circa le cose che ho visto in America.”
– Bush risponde: “Bene vostra Eccellenza, farò qualunque cosa per soddisfare la sua curiosità.”
– L’Iracheno bisbiglia: “Mio figlio guarda StarTrek ed in esso ci sono Russi, neri ed asiatici, ma mai Arabi. E’ molto arrabbiato. Non capisce perchè non ci non sono mai Arabi in StarTrek…”.
– Bush ride, si appoggia all’Iracheno e gli bisbiglia…
– “E’ perchè è ambientato nel futuro”
Andrea Toso is here… Since 2003.
4 commenti
Commento analritentivo tipico di noi trekkies senza senso dell’umorismo: gli arabi ci sono! Per esempio il dottor Bashir in Deep Space Nine.
Detto questo, la barzelletta fa ridere e riflettere.
Mi fa più ridere la barzelletta dove Bush parte personalmente per muovere guerra a Saddam Hussein. “Voglio liberare l’Iraq, dalla dittatura e portarci la nostra democrazia!” dice ai suoi soldati per incitarli alla guerra. “Sarà una guerra lampo, presto su Baghdad sventolerà la bandiera a stelle e striscie!”. Scoppia la guerra, ma non è lampo, è molto più lunga del previsto. E così Bush, dopo mesi di assenza, decide di rientrare negli Stati Uniti. Una volta arrivato a Washington, dal suo elicottero vede in lontananza una strana bandiera sventolare sulla Casa Bianca. Arrivato là rimane impietrito: la bandiera è rossa con le stelle gialle e, sul suo campanello c’è scritto: “Made in China”…
Il presidente George W. Bush e Colin Powell stanno facendo quattro chiacchiere in un vecchio pub. Un giovane li vede, va dal barista e gli fa:
“Oh, ma quelli non sono Bush e Powell?”
“Eh sì…” risponde il barista.
Il giovane insiste:
“Ma che ci fanno qua?”
Bush lo sente e gli risponde:
“Stiamo progettando la terza guerra mondiale! Vuoi dare un’occhiata?”
“FIGO! – dice il giovane – Come inizia?”
Bush apre una cartina geografica e mostra al giovane l’Iraq.
“Ecco, vedi, in questo punto del mondo noi faremo fuori 40 milioni di arabi più una bionda con due enormi tette!”
Il giovane, un po’ perplesso, chiede:
“Una bionda con due enormi tette Ma… ma… chi è? E perché la fate fuori?”
Bush con aria soddisfatta si gira verso Powell, gli dà una pacca sulla spalla e commenta:
“Hai visto vecchio mio? Dei 40 milioni di arabi non gliene frega un cazzo a nessuno!”
Meditate gente !!!!!!!!!!!!!!!!
Da parte di mia madre sono di origini austriache, il cognome è Rech. Conosco la xenofobia esercitata sulla mia persona in Italia ed è spaventosa. La viltà sulla xenofobia credo che non sia meno importante di quella del razzismo: sono entrambe mostruose!
Mi piaceva lavorare in piena salute, essere italiana tra persone umane e credere nella democrazia e nella civiltà: mi hanno rubato tutto. Se volete capire di più potete visitare il mio sito internet: http://www.mobbing-sisu.com dove ogni affermazione viene provata con documenti e ove è pubblicata anche la sentenza di ottemperanza del T.A.R. per la Lombardia http://www.mobbing-sisu.com/cronaca_documentata.php
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Mi hanno rubato i miei diritti e la possibilità di curarmi adeguatamente dai postumi della tubercolosi che mi è stata fatta contagiare nel posto di lavoro presso l’ospedale FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO DI MILANO, dopo avermi privata da assistente amministrativo per tre anni di tutti i più elementari mezzi di protezione da contagio e infezione in ambiente contaminato.
Il servizio di pubblica utilità per me in tutti i sensi è stato la pubblica rovina della mia persona. Le conclusioni più terribili e devastanti sono avvenute durante il governo di centro-destra Berlusconi e anche la Regione Lombardia con il “Governatore” ROBERTO FORMIGONI e l’Assessore alla Sanità CARLO BORSANI (di Alleanza Nazionale) benché informati formalmente degli illeciti fatti di servizio, HANNO SEMPRE TACITAMENTE ACCETTATO TALI ILLEGALITA’. E’ vergognoso. Vedete se potete aiutarmi. Grazie.
Se vi è possibile per favore fate conoscere il mio caso e la Petizione. Cordiali saluti e buon giorno. G i o v a n n a